A chieti, pescara e teramo con l’incognita ribaltone 

Mille sindaci e consiglieri alle urne per eleggere 3 Consigli provinciali

PESCARA . Si torna alle urne, il 31 marzo, per eleggere i nuovi consiglieri provinciali di Chieti, Pescara e Teramo, ma stavolta non saranno i cittadini a esprimersi. Dopo la riforma Delrio del 2014,...

PESCARA . Si torna alle urne, il 31 marzo, per eleggere i nuovi consiglieri provinciali di Chieti, Pescara e Teramo, ma stavolta non saranno i cittadini a esprimersi. Dopo la riforma Delrio del 2014, infatti, sono i sindaci e i consiglieri dei Comuni a eleggere sia il presidente, sia l’assise provinciale, composta da 12 consiglieri. E con il clima politico in continuo fermento, esiste anche la possibilità che i presidenti si ritrovino a interfacciarsi con un consiglio che è l’espressione della parte avversa. Sì, perché il presidente resta in carica quattro anni, e i consiglieri due. Con la riforma Delrio le Province sono diventate enti di area vasta; presidente e consiglieri sono invece diventati organi elettivi di secondo grado, con l’abolizione delle Giunte.
Sono più di mille, dunque, gli “elettori” che andranno al voto a fine marzo.
Per tutti gli incarichi non è prevista alcuna remunerazione. Nel caso del presidente, la nuova responsabilità va ad aggiungersi a quella derivante dall’essere sindaco. Può essere eletto presidente, infatti, soltanto un primo cittadino in carica almeno per altri 12 mesi dopo la data delle elezioni. Se decade dalla carica di sindaco, decade anche da quella di presidente.
Per le elezioni provinciali vale la regola del “voto ponderato”: significa che ogni elettore esprime un voto in base a un incide che tiene conto della popolazione del comune di riferimento. Tanto maggiore sarà questo parametro, tanti maggiore sarà il peso del voto espresso. I presidenti delle tre province abruzzesi, Mario Pupillo (Chieti), sindaco di Lanciano, Antonio Zaffiri (Pescara, sindaco di Collecorvino) e Diego Di Bonaventura (Teramo, sindaco di Notaresco) sono stati eletti nel 2018. Per Pupillo, che ha sconfitto lo sfidante Umberto Di Primio (sindaco di Chieti), si è trattato di una conferma.
Zaffiri ha dovuto vedersela con ben due candidati di centrosinistra, Luciano Di Lorito (sindaco di Spoltore) e Vincenzo Catani.
Una situazione dovuta alla frattura interna alla coalizione, con l’area che fa riferimento a Donato Di Matteo, che ha preso le distanze candidando Catani.
Bonaventura, invece, ha sconfitto Giuseppe D’Alonzo, anch’egli candidato del centrosinistra. Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro, è stato eletto nel 2017. Era l’unico candidato. (a.bag.)