gli istituti a indirizzo tecnico

Milli, Gonzaga e Acerbo al top della regione

PESCARA. Lo studio Eduscopio della fondazione Agnelli prende in considerazione anche altri tipi di istituto come l’ex pedagogico oggi Scienze Umane, l’indirizzo linguistico, l’indirizzo tecnico,...

PESCARA. Lo studio Eduscopio della fondazione Agnelli prende in considerazione anche altri tipi di istituto come l’ex pedagogico oggi Scienze Umane, l’indirizzo linguistico, l’indirizzo tecnico, settore economica, e indirizzo tecnico settore tecnologico. In genere i punteggi di questi istituti sono inferiori a quelli dei licei, inferiori sono anche i voti degli studenti alla maturità e dopo il primo anno di università. Ma dai flussi e dalle scelte delle università fuori regione si capisce con una fetta di questi studenti è destinata a entrare nel novero dei laureati eccellenti. Di seguito le schede di alcuni dei migliori istituti.

Scienze umane.

Giannina Milli di Teramo. Il voto medio alla maturità degli immatricolati è di 73,7. Al termine del primo anno il voto medio sul libretto è di 24,85. Il 26% dei maturati non sceglie di continuare gli studi (34 la media degli istituti della regione), il 16% abbandona entro il primo anno di università (15% la media regionale). Solo il 58% continua (contro il 51%). Il 21% si orienta su facoltà scientifiche, il 17,8% su facoltà umanistiche. L’Aquila e Chieti gli atenei più gettonati, un 4% sceglie Perugia.

Linguistico.

Isabella Gonzaga di Chieti. Gli studenti del linguistico Gonzaga si maturano mediamente con 77,2, il 19% smette di studiare, l’81% decide di continuare gli studi, il 9% abbandona entro il primo anno (21, 12 e 68 le rispettive medie della regione). Il 47,2% sceglie una facoltà umanistica. La media sul libretto del primo anno è di 25,45. L’università di Chieti è la preferita (74%), seguita da Teramo e L’Aquila. il 10,8% va fuori regione.

Ind. tecnico economico.

Tito Acerbo di Pescara. Il voto medio dei maturati è di 78,3. Quasi la metà (49%) sceglie di non continuare gli studi. Del restante 51%, l’11 abbandona dopo il primo anno, il 40 continua. Le percentuali sono in linea con quelle regionali. All’università il 52% sceglie l’indirizzo economico-statistico. Voto medio sul libretto 24,39. L’università di Chieti-Pescara è la più frequentata (75,6%). L’8,9% sceglie facoltà fuori regione.

Ind. tecnico tecnologico.

Luigi Di Savoia di Chieti. Il voto medio dei maturati è di 75,4. Oltre la metà (52%) sceglie di non continuare gli studi. Del restante 48%, l’11 abbandona dopo il primo anno, il 37 continua. Le altre scuole con lo stesso indirizzo presentano numeri più severi: il 54% lascia gli studi, il 15% abbandona l’università entro il primo anno, solo il 31% continua. All’università il 70% sceglie l’indirizzo scientifico o tecnico. Voto medio sul libretto 25,24. L’università di Chieti-Pescara è la più frequentata (37,7%). Il 4,5% si indirizza verso il politecnico di Torino.

Enrico Fermi di Lanciano. Il voto medio dei maturati è di 75,7. Oltre la metà (51%) sceglie di non continuare gli studi. Del restante 49%, l’8% abbandona dopo il primo anno, il 41 continua. All’università il 78,6% sceglie l’indirizzo scientifico o tecnico. Voto medio sul libretto 24,85. L’università di Chieti-Pescara è la più frequentata (45,5%). Il 6,1% si indirizza verso l’Università di Bologna, ben il 27,3% si iscrive al politecnico delle Marche.

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