Muore d’infarto sulla bici

Tragedia in via Masci, dove, un ciclista 61enne è stato stroncato da un infarto. Inutili i soccorsi, l'uomo è spirato prima dell'arrivo del personale medico

CHIETI. Saliva sulla fondovalle come faceva spesso. Era appena uscito di casa, in via Masci, e dietro c’era la moglie in auto. Ad un tratto, erano circa le 16, si è sentito male. E’ stato un attimo, Luciano D’Ettorre è caduto a terra ed è morto. La tragedia si è consumata in pochi minuti sulla strada Francavilla-Chieti, poco dopo la rotatoria che porta al centro commerciale il Centauro. Luciano D’Ettore, avrebbe compiuto 61 anni il 24 agosto, ex commerciante di Chieti, molto conosciuto in città, era sul sellino della sua bicicletta, un modello da corsa. Il ciclismo amatoriale era uno dei tanti sport che praticava da qualche anno.

Indossava un casco rosso. Nei pressi della caserma del comando provinciale dei vigili del fuoco è stato colto da malore. Un infarto fulminante, diranno i medici del 118, avvertiti da un automobilista di passaggio. D’Ettorre si è accasciato a terra ed è spirato. L’automobilista che gli stava immediatamente dietro all’improvviso lo ha visto cadere sull’asfalto. In un primo momento in città si era diffusa la notizia che il commerciante fosse stato investito da un’auto pirata. Ma grazie alla testimonianza dell’automobilista, l’equivoco si è presto chiarito.

I soccorritori del servizio di emergenza 118 hanno confermato infatti l’ipotesi dell’infarto. Straziante il momento in cui la moglie, Teresa Tacconelli, che lo seguiva in auto a un centinaio di metri, ha visto il marito a terra senza vita. Sul posto per i rilievi sono arrivati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, al comando del tenente Ennio Maglie, il 118 e i vigili del fuoco del vicino comando. Sulla strada si sono fermati diversi automobilisti incuriosi da quel corpo senza vita sulla strada. D’Ettore è rimasto a terra per un’ora circa il magistrato di turno, dopo l’esame cadaverico del medico legale, ha dato l’autorizzazione alla rimozione della salma che è stata trasportata all’obitorio del policlinico di Colle dell’Ara. Il commerciante era uno sportivo. Calciatore nelle categorie di promozione ed eccellenza, per un periodo aveva giocato anche a pallacanestro.

Da giovane lavorava all’ ex ospedale San Camillo De Lellis, in via Forlanini, poi insieme ad alcuni soci aprì una attività commerciale nel centro storico, in largo Barbella, «Davis», dove si vendono coppe, targhe e suppellettili in argento per la casa. Da qualche tempo era però uscito dal sodalizio commerciale. Sposato con Teresa Tacconelli, sorella di Pierluigi, del noto negozio di abbigliamento su corso Marrucino «Pierluigi e Omar», che ieri ha abbassato le saracinesche in segno di lutto. D’Ettore lascia il fratello Valerio storico fotografo del Tempo, la madre e le figlie Scilla e Martina. L’ex commerciante è ricordato come un carattere mite e disponibile. I funerali dovrebbero essere celebrati oggi pomeriggio nella parrocchia di Sant’Anna. Al collega Valerio le condoglianze della redazione.