il piano da 5,7 miliardi

No del ministero al progetto di Strada dei Parchi: «Piano unilaterale»

Ma l’ad Ramadori replica: abbiamo rispettato la norma varianti necessarie per motivi di sicurezza e di traffico

PESCARA. «Sul progetto di messa in sicurezza di A24 e A25 ci siamo mossi rispettando le norme, nel solco della convenzione e informando costantemente il ministero delle Infrastrutture». Strada dei Parchi difende il piano delle sette gallerie da 5,7 miliardi di euro davanti a una lettera (vedi a destra) nella quale un dirigente del ministero (Mit) la smentisce e aggiunge che la società non ha titolo istituzionale per analizzare problematiche di varianti e, che di conseguenza, «le attività intraprese devono considerarsi iniziative unilaterali non correlate ad alcun mandato da parte di questo Ministero». Una stroncatura per il Gruppo Toto (che controlla Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade abruzzesi Roma-Pescara e Roma-L’Aquila-Teramo) e che ha dato spunto al Forum H2o di attaccare il piano e la società: «Il gruppo Toto ha agito in maniera unilaterale al di fuori della concessione esistente». Di rimbalzo anche le critiche dell’ex-consigliere regionale Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo: «Il governatore Luciano D'Alfonso non è solo "damo di compagnia" della famiglia Toto ma anche dirigente Anas quindi esperto della materia. Possibile che non era a conoscenza delle cose scritte dal ministero? Perchè insieme al suo factotum Camillo D'Alessandro ha sponsorizzato un progetto che Toto non aveva neanche il diritto di presentare? Che dire poi del sottosegretario Nencini che è venuto in Abruzzo a promettere attenzione e i deputati PD che hanno presentato un'interrogazione per caldeggiarlo?».

Il progetto di variante interessa il tracciato della A25 nel tratto Cerchio-Bussi, punta ad accorciare tratti per circa 30 km e porterebbe 10mila posti di lavoro. A fronte di questi investimenti Strada dei Parchi avrebbe la possibilità di prorogare la concessione per altri 45 anni.

Ma l’ingegnere Placido Migliorino, dirigente del ministero, ad una richiesta del Forum H2o, risponde che la società concessionaria avrebbe avanzato proposte progettuali a più riprese, inserendo, però, varianti estranee all'ambito della Convenzione esistente e quindi non assentibili. «Il gruppo Toto», aggiunge Augusto De Sanctis del Forum, «ha agito in maniera unilaterale dal momento che la legge 228/12 (legge di stabilità del 2013) aveva previsto l'adeguamento di A24 e A25 a causa del rischio sismico e delle ordinanze di protezione civile seguenti al sisma aquilano».

La replica di Cesare Ramadori, ad di Strada dei Parchi, ripercorre le tappe che sono state seguite per realizzare il progetto e mettere al corrente al Ministero. Ramadori ricorda come il Mit ritenesse di dover effettuare gli adeguamenti sull'attuale tracciato, mentre Strada dei Parchi ribadiva la necessarietà di metterlo in sicurezza poiché, «essendo stato progettato negli anni 60, è oggi fuori norma dal punto di vista delle caratteristiche geometriche». «E ai fini di una migliore percorribilità, è necessario abbassare la quota di valico e, soprattutto, ai fini della sicurezza in caso di eventi sismici, realizzare la parte dei nuovi tracciati in galleria». Infine, per dimostrare come la società si sia mossa con «assoluta trasparenza», Ramadori ricorda che il progetto con le varianti è stato rappresentato «nella riunione dell'8/10/2015, alla presenza della Regione Lazio e Abruzzo».(a.mo.)

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