Nomina allo Zooprofilattico, richiesta d'archiviazione per D'Alfonso

Stesso provvedimento per gli altri 7 indagati. Il governatore: "Ero stato io presentare la denuncia in Procura, il ministero voleva quel posto".

L'AQUILA. Richiesta di archiviazione nei confronti del presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso (e degli altri sette coindagati) da parte della procura della Repubblica dell'Aquila in relazione al filone d'inchiesta riguardante la nomina del direttore generale dell'istituto zooprofilattico di Teramo Mauro Mattioli, già rettore dell’Ateneo teramano. Scaduta la proroga delle indagini, i pm hanno avanzato la richiesta sulla quale, ora, si dovrà pronunciare il gip. Fra gli indagati, con D'Alfonso, per accuse, a vario titolo, di abuso d’ufficio e falso, anche Irene Ciabbini, il rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico, il presidente dell’Izts Manola Di Pasquale, l’ex capo di gabinetto Ernesto Grippo (già sentito dal magistrato), il dg della Regione Vincenzo Rivera, l’ex dirigente della segreteria Claudio Ruffini, il dirigente dell’Avvocatura regionale Stefania Valeri. Lo stesso presidente della giunta regionale aveva parlato della vicenda: "La contestazione mi attribuisce una responsabilità fascicolata pari a quella che potrei avere per la congiuntivite del ministro della Salute. Non vedo l’ora di poter parlare in qualche sede, spero che ciò avvenga prima della mia laurea in Giurisprudenza. Sono stato io per primo a sporgere una denuncia alla Procura per le pressioni ricevute. C’era chi telefonava tutti i giorni per farci modificare il bando. La verità è che non erano soddisfatti loro del bando della Regione perché avevano in mente di nominare uno del ministero". (g.g.)

D'ALESSANDRO. "Ancora una volta gli sfregatori di mani professionisti devono prendere atto che le indagini sono sempre dovute e grazie ad esse si entra nel merito delle vicende", commenta Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in consiglio regionale secondo cui "questa vicenda insegna che ci sono atti dovuti e poi c’è la fase di merito, quindi arrivano le decisioni a seguito di approfondimenti, decisioni che spesso non hanno la stessa eco delle fasi iniziali di un’inchiesta. Attendiamo ora le decisioni che gli organi preposti assumeranno nella loro riconosciuta autonomia".