NUOVO LIBRO

Oggi gratis con il Centro "I dolci di una volta" / VIDEO

Trenta ricette “povere”, che prevedono l’utilizzo di pochi, semplici ingredienti, nell'inserto in regalo per il lettori del quotidiano dell'Abruzzo

Sono ricette “povere”, che prevedono l’utilizzo di pochi, semplici ingredienti. Farina, zucchero, uova, mandorle e ricotta : materie prime che rappresentano l’espressione più autentica del mondo contadino e pastorale dell’Abruzzo, strettamente legate al ciclo della natura e che racchiudono un mondo fatto di ricordi, tradizioni, e dei sapori di una volta.

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Il libro sui dolci di una volta in regalo sabato 24 con Il Centro
Il promovideo del nuovo regalo del quotidiano ai propri lettori

Questo libricino che il Centro regala oggi _sabato 24 novembre _ a tutti i suoi lettori, è frutto della passione per le cose buone, a partire da appunti su fogli improvvisati, come la ricetta della torta di noci, ritrovata dentro una scatola di latta degli Anni ’60, nella dispensa di una zia, e scritta sul retro di una fotografia. Molte delle ricette sono state riadattate in base alle nuove “esigenze”: alcuni ingredienti come lo strutto , sono stati eliminati per essere sostituiti dall’olio o, in qualche caso, dal burro. Ottenere lo strutto era un affare tutt’altro che semplice. Si prendevano le parti grasse del maiale e si mettevano a cuocere in un enorme pentola di rame, un’operazione che durava ore e ore. Una volta cotte, il contenuto della pentola veniva filtrato e la parte liquida (lo strutto, appunto), veniva chiuso in vasetti o, come voleva la tradizione, nella vescica dello stesso maiale opportunamente pulita. La parte solida, invece, veniva strizzata e si ottenevano gli “sfrizzoli”, ai quali venivano aggiunti sale e pepe.
Lo strutto rappresentava un grasso importante per l’economia domestica di un tempo. Oggi, fortunatamente, può essere sostituito perché non tutti (compreso chi scrive), ne apprezzano odore e sapore.
Le contadine di un tempo certamente non battevano le uova con la planetaria, ma chi ce l’ha e la usa non può essere tacciato di contravvenire alle regole.
Tradizione non vuol dire essere neofobici, ma rispettosi della qualità degli ingredienti, che devono essere sempre freschissimi, della stagionalità, preferendo prodotti a chilometro zero, come si suol dire, e se possibile ottenuti in maniera ecosostenibile. Ne guadagna non solo il gusto, ma anche la salute, e si dà una mano alle aziende agricole locali, custodi della biodiversità.