Oggi l’Abruzzo premia la tenacia 

Riconoscimenti a 48 imprese nel nome di Di Sante, Bartolotti e dei fratelli Di Carlo

PESCARA. È intitolato alla memoria di Giandomenico Di Sante, imprenditore, titolare di un notissimo mobilificio, banchiere, ex presidente della Banca dell’Adriatico, della Camera di commercio e di Confcommercio Teramo, scomparso nel 2016, il “Premio Tenaci” di Confcommercio Abruzzo, riservato alle aziende che hanno contribuito allo sviluppo della regione.
I VINCITORI. Sono 48 le imprese che riceveranno il riconoscimento. A queste si aggiungono tre premi speciali, di cui due alla memoria; si tratta di quello conferito a Di Sante, che sarà ritirato da sua moglie, la signora Margherita, e di quello alla memoria di Massimiliano Bartolotti, l’imprenditore del turismo invernale (Magnola impianti Ovindoli) morto improvvisamente l’anno scorso. Il terzo premio speciale è per i giovanissimi Riccardo, Piergiovanni e Edoardo, che hanno riaperto la pizzeria di famiglia dopo la morte dei genitori, Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, morti nel resort Rigopiano travolto dalla valanga. Il piccolo Edoardo, che era con loro, riuscì a salvarsi.
LA CERIMONIA. L’appuntamento è per questa mattina, a partire dalle 10, nel centro congressi Eltron di San Nicolò a Tordino. Saranno presenti il presidente regionale Roberto Donatelli, i vice presidenti Marisa Tiberio (Chieti), Francesco Danelli (Pescara) e Giammarco Giovannelli (Teramo) e il direttore regionale Celso Cioni. Il premio, alla prima edizione su scala regionale, consiste in una statuetta raffigurante il Guerriero di Capestrano e un diploma di merito. «Abbiamo inteso assegnare questo meritato riconoscimento a quelle imprese che hanno particolarmente contribuito allo sviluppo economico e sociale della nostra Regione, affrontando e superando le moltissime difficoltà che negli ultimi anni hanno caratterizzato i settori del commercio, del turismo e dei servizi del nostro Abruzzo. Dobbiamo essere grati a tutti questi tenaci imprenditori», dicono Donatelli e Cioni, «che ogni giorno, con coraggio, contribuiscono al progresso dell’intera Regione».
GIANDOMENICO DI SANTE. La scelta di San Nicolò a Tordino, sottolinea invece Giovannelli, non è casuale, dal momento «che è la terra del presidente Di Sante, con il quale ho lavorato per dieci anni». E ancora più emblematica è la scelta del centro Eltron di Banca Intesa San Paolo, «che è stato il palcoscenico segnato dai grandi successi del presidente Di Sante, una figura nota a tutto il mondo bancario italiano per la grande capacità che ha avuto nel saper interpretare le esigenze delle piccole e medie imprese e dei territori. Una figura con la quale ho avuto il privilegio e l’onore di lavorare, che ha lasciato un grande vuoto ».
MASSIMILIANO BARTOLOTTI. Un malore improvviso se l’è portato via l’anno scorso, pochi mesi fa, a soli 52 anni. Massimiliano Bartolotti, insieme al papà Giancarlo, gestiva una delle principali realtà turistiche abruzzesi, la Magnola Impianti. Negli ultimi anni la società era cresciuta molto anche grazie alla lungimiranza di Massimiliano.
I GIOVANI DI CARLO. Hanno avuto la forza di rialzarsi, da soli, dopo il grave lutto che li ha colpiti, la perdita di entrambi i genitori. I due fratelli più grandi si sono rimboccati le maniche e hanno riaperto la la pizzeria gestita dal papà, A Loreto Aprutino, e poi anche quella di Penne. Hanno dimostrato una determinazione fuori dal comune, «simbolo», dicono da Confcommercio, della tenacia di tutti i piccoli imprenditori abruzzesi». (a.bag.)