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Pedopornografia, in carcere ex assessore di Alba
Morganti coinvolto in un’inchiesta nazionale: casa perquisita e pc sequestrato
ALBA ADRIATICA. In carcere per detenzione di materiale pedopornografico. Tocca Alba la maxi inchiesta lombarda su un vasto giro di pedopornografia on line che vedrebbe coinvolto anche Giorgio Morganti, geometra ed ex amministratore comunale, arrestato ieri.
Non sono ancora chiari i contorni dell’indagine condotta dalla procura di Cremona che ieri mattina ha portato in carcere il politico vibratiano insieme ad altre dieci persone arrestate in altre località italiane. Ad incastrare l’ex amministratore è stata la polizia postale nell’ambito di un’inchiesta nazionale sulla pornografia minorile on line che ha toccato anche il centro Italia ed in particolare la provincia di Teramo.
L’inchiesta è coperta da stretto riserbo, ma ieri ad Alba non è passato inosservato l’anomalo movimento delle forze dell, soprattutto di un elicottero della polizia che sorvolava la cittadina. Il blitz è scattato ieri mattina, quando gli agenti hanno eseguito l’arresto dell’ex assessore della giunta Caserta, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Gli agenti della polizia postale di Teramo hanno perquisito l’abitazione e lo studio professionale del geometra. Sarebbe stato sequestrato materiale pornografico sia video che su supporti multimediali.
Sembrerebbe che il reato ipotizzato a carico dell’ex amministratore sia quello di detenzione di materiale pedopornografico. L’articolo 600 quater del codice penale, in materia di detenzione di materiale pornografico stabilisce che, chiunque consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni. Lo stesso vale per la pornografia virtuale.
La notizia dell’arresto dell’ex assessore ha fatto ben presto il giro della cittadina, diffondendosi ben presto. Entro i prossimi cinque giorni dovrebbe comparire davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia.
Non sono ancora chiari i contorni dell’indagine condotta dalla procura di Cremona che ieri mattina ha portato in carcere il politico vibratiano insieme ad altre dieci persone arrestate in altre località italiane. Ad incastrare l’ex amministratore è stata la polizia postale nell’ambito di un’inchiesta nazionale sulla pornografia minorile on line che ha toccato anche il centro Italia ed in particolare la provincia di Teramo.
L’inchiesta è coperta da stretto riserbo, ma ieri ad Alba non è passato inosservato l’anomalo movimento delle forze dell, soprattutto di un elicottero della polizia che sorvolava la cittadina. Il blitz è scattato ieri mattina, quando gli agenti hanno eseguito l’arresto dell’ex assessore della giunta Caserta, raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare. Gli agenti della polizia postale di Teramo hanno perquisito l’abitazione e lo studio professionale del geometra. Sarebbe stato sequestrato materiale pornografico sia video che su supporti multimediali.
Sembrerebbe che il reato ipotizzato a carico dell’ex amministratore sia quello di detenzione di materiale pedopornografico. L’articolo 600 quater del codice penale, in materia di detenzione di materiale pornografico stabilisce che, chiunque consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, è punito con la reclusione fino a tre anni. Lo stesso vale per la pornografia virtuale.
La notizia dell’arresto dell’ex assessore ha fatto ben presto il giro della cittadina, diffondendosi ben presto. Entro i prossimi cinque giorni dovrebbe comparire davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia.
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