PESTAGGIO NEL CARCERE DI TERAMO

Pestaggio in carcere, pronti due avvisi

I reati sono lesioni, abuso e omissioni. Di un agente l’altra voce sull’audio shock

TERAMO. Lesioni, abuso e omissioni: sono le tre ipotesi di reato con cui prende forma l’inchiesta della procura sul caso Castrogno. Nel registro degli indagati presto potrebbero esserci due iscritti. I primi avvisi di garanzia, infatti, potrebbero essere firmati già nelle prossime ore. La notizia filtra nel giorno in cui in carcere entra il commissario nominato dal ministro della Giustizia Alfano.

Ma c’è anche un’altra novità: inquirenti ed investigatori hanno ufficialmente identificato l’altra voce dell’audio shock sul presunto pestaggio di un detenuto.

AGENTE IDENTIFICATO. Oltre a quella dell’ex comandante degli agenti di polizia penitenziaria Giuseppe Luzi in quel cd si sente la voce di un altro uomo: è agente di polizia, probabilmente lo stesso che ha registrato la conversazione. All’ipotesi di reato delle lesioni la procura potrebbe essere arrivata dopo la perizia medica disposta sul detenuto vittima del presunto pestaggio, un italiano in carcere per reati connessi alla droga.

Nei giorni scorsi l’uomo è stato prima accompagnato all’ospedale di Teramo per fare delle radiografie e successivamente portato a Chieti per essere sottoposto ad una visita medica dal consulente nominato dalla procura. Evidentemente sia il procuratore Gabriele Ferretti che il pm David Mancini, titolari del fascicolo, vogliono vederci chiaro sulle conseguenze di quella violenta discussione che il 22 settembre scorso il detenuto ha avuto con un agente.

Quest’ultimo, proprio per le conseguenze di quel litigio, è ancora in malattia, mentre il detenuto all’epoca venne medicato nell’infermeria del carcere. Il referto medico di quel giorno è già finito tra gli atti del fascicolo, un fascicolo in cui per ora non ci sono indagati. Va ricordato che la procura teramana ha affidato le indagini ad un particolare gruppo di polizia giudiziaria del ministero di Giustizia, specializzata proprio in questo genere di casi.

E sul presunto pestaggio indaga anche il magistrato di sorveglianza competente per Teramo, che nei giorni scorsi si è presentato in carcere per raccogliere la testimonianza del detenuto.

LUZI SOSPESO. E prosegue anche l’indagine amministrativa disposta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che già nei giorni scorsi ha inviato i suoi ispettori nel carcere teramano. I funzionari hanno ascoltato il detenuto, gli agenti e lo stesso comandante che anche a loro ha detto di essere lui uno dei due protagonisti dell’audio shock. Luzi, che subito dopo l’esplosione del caso si era messo in malattia, è stato sospeso dal servizio a tempo indeterminato. Il provvedimento sabato è stato notificato dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che contemporaneamente ha annunciato l’arrivo del commissario Sabatino De Bellis, proveniente da Bologna, per gestire questa delicata fase. E se per Luzi, che tra qualche mese dovrebbe andare in pensione e che si è sempre difeso sostenendo di non aver mai parlato di pestaggio ma solo di un richiamo verbale degli agenti ai detenuti, è arrivato il provvedimento di sospensione, il recluso al centro del caso nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito in un altro carcere.