Pezzopane tradita nella sua Onna

Preferenze ai raggi X nel capoluogo abbruzzese: Del Corvo sbanca in 15 frazioni. Il candidato Pdl si afferma anche nel feudo rosso di Collebrincioni. Pianola e Monticchio bocciano l’ex presidente

L’AQUILA. Tradita da quindici frazioni. Il campanilismo alla rovescia, quello cioè degli aquilani che votano un marsicano, va in scena in 15 delle 81 sezioni in cui è stato suddiviso il territorio della città ferita. Capoluogo e immediato circondario non hanno votato alla stessa maniera. Solo le sezioni del vecchio centro storico hanno tenuto. Amarezza delle amarezze, la presidente uscente della provincia Stefania Pezzopane perde anche nella sua Onna, la frazione-simbolo della devastazione del terremoto, dove si rintracciano le sue radici familiari. L’uomo che l’ha spodestata, il celanese Antonio Del Corvo, è andato a vincere in trasferta in 15 seggi. Segno 2 anche a Paganica, San Gregorio e Onna, ovvero nel feudo della Pezzopane. Oltre che nei paesi maggiormente devastati dal terremoto. A parti invertite, è come dire che la combattiva Stefania potesse tornarsene a casa col bottino persino da Celano e dintorni. Impossibile. Ecco, allora, che la sconfitta passa anche dal «tradimento» di alcuni centri del circondario che hanno scelto di premiare il centrodestra, sebbene schierasse un «forestiero». È accaduto, nell’ordine, a Roio Poggio; Sassa Centro; Poggio Santa Maria di Sassa; Menzano-Casaline-Santi di Preturo; Collebrincioni; Aragno, Assergi; Paganica, in tre grossi seggi; San Benedetto di Bagno; Monticchio; Pianola, in due seggi; San Gregorio-Onna.

AI RAGGI X.
Ecco, allora, che il voto ai raggi X nel cuore del capoluogo riserva delle sorprese. Nessuno, a sinistra come a destra, avrebbe immaginato che la candidata di casa potesse cedere il passo anche tra la sua gente. E negli altri seggi cittadini la Pezzopane ha riportato un successo significativo, sì, ma non plebiscitario. Tanto che i suoi ventimila voti, pari a poco meno del 57 per cento, non sono bastati a compensare l’enorme divario che si è determinato nella Marsica, attorno alla roccaforte di Celano dove l’avversario ha costruito il suo successo.

EFFETTO CASE.
Tra le valutazioni di carattere «geografico» c’è anche quella della corrispondenza tra il voto espresso e la vicinanza alle aree del progetto Case, voluto dal governo Berlusconi per tamponare l’emergenza abitativa determinatasi dopo il sisma. Un elemento ricorrente. Ebbene, in quasi tutte le frazioni che hanno premiato Del Corvo e, con lui, il centrodestra, ci sono i nuovi insediamenti di case antisismiche. Non è certo un caso, allora, se Sassa e Roio con il loro voto hanno mostrato gradimento, oppure gratitudine. Come quella auspicata caldamente dal coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini che pure si era lamentato dei pochi pullman allestiti per Roma dove gli aquilani avrebbero dovuto «ringraziare» Berlusconi per avergli «fatto le case».

ROSSO E NERO.
Svolta a destra anche Collebrincioni, storico feudo rosso che tanto fece dannare quelli della Democrazia Cristiana dei tempi d’oro, che nella frazione in altura la campagna elettorale neppure la facevano. Passavano oltre, verso Aragno. Certo, si dirà che il 93-76 per Del Corvo scaturito nella sezione che prima stava nell’ex scuola elementare e che il terremoto ha spostato in via Moscardelli al Torrione (proprio dove ha votato la stessa Pezzopane) non sposta i grandi numeri. Tuttavia è un segnale. Effetto Case? Può darsi. Infatti anche a Collebrincioni, prima dell’ingresso del paese, c’è un insediamento di alloggi antisismici. Anche ad Aragno la Pezzopane ha perso: 152-86. Così come ad Assergi, porta del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: 157 a 134. Idem a Paganica, dove in cinque sezioni su quattro ha prevalso il candidato del centrodestra. Questi i risultati: 367-297, 317-256, 303-294 e 218-175. In quest’ultimo seggio, in particolare, hanno votato i residenti a Onna e a San Gregorio, le frazioni sfigurate dal terremoto. E da dove è arrivato un segnale d’apprezzamento verso l’operato del governo.

VITTORIE DI MISURA.
Risicato il successo strappato dalla presidente uscente in alcune sezioni, come quella allestita all’ospedale regionale (38-31); alla media Carducci di via Scarfoglio (107-100); alla materna Collodi di contrada Sansone (165-155); alla scuola provvisoria Dante Alighieri di Paganica dove votavano i residenti di Camarda (159-148) e infine nel seggio 65 di Paganica (227-217). In altri seggi, invece, il divario a beneficio della Pezzopane è stato più netto. Come, ad esempio, a Coppito, dove nei tre seggi allestiti nella scuola materna la Pezzopane ha spopolato.

EFFETTO UDC.
Effetto Udc, invece, a Pianola, la frazione che si è schierata compatta con Guido Quintino Liris del Pdl, sul quale sono state fatte gravitare, con ogni probabilità, anche le preferenze tirate fuori dalla cassaforte del consigliere uscente Vincenzo Corridore, uomo del partito di Casini che non si è ricandidato. Il voto degli ex democristiani è stato determinante anche a Monticchio dove Del Corvo si è imposto con 214 voti contro i 196 della Pezzopane. Il vento avverso al centrosinistra, che già aveva soffiato nella medesima direzione alle Europee del voto in tenda, ha gonfiato le vele della nave Berlusconi-Del Corvo.

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