Protezione civile, si teme lo scippo

De Matteis: qui abbiamo strutture e fondi già destinati al polo logistico

L’AQUILA. Esistono atti, progetti e finanziamenti che indicano L’Aquila come sede di un grande polo logistico della Protezione civile nazionale. A ricordarlo - dopo le polemiche suscitate dall’intervento dell’assessore regionale Daniela Stati decisa a puntare su Avezzano e sul suo interporto - è Giorgio De Matteis, vice presidente del consiglio regionale. «Non voglio polemizzare» dice De Matteis, in passato assessore regionale alla Protezione civile, «ma è necessario fare chiarezza».

«C’è una logica nell’aver individuato all’Aquila, già molto prima del terremoto, alcune strutture fondamentali per la formazione di un grande polo logistico di Protezione civile per il centro Italia» afferma De Matteis. «Si tratta del centro operativo regionale Reiss Romoli, di palazzo Silone (sede della giunta regionale) e dell’aeroporto dei Parchi (Preturo). Cosicchè, la scelta di posizionare qui un centro nazionale di Protezione civile appare facilmente comprensibile, anzi scontata. Basti pensare a calamità quali incendi e terremoti. L’aeroporto è fondamentale per ogni tipo di intervento e non a caso si sta prevedendo lo spostamento del casello per poter collegare meglio lo scalo di Preturo all’autostrada.

Un aeroporto per il quale - già prima del terremoto - sono stati presentati progetti, peraltro già finanziati. A tutto ciò» afferma il vice presidente del consiglio regionale «si aggiunge la presenza a Coppito, a pochissima distanza dalle altre tre strutture, della Scuola della Guardia di Finanza, ora collegata direttamente con l’aeroporto dei Parchi. Così, L’Aquila è già nei fatti un centro di Protezione civile nazionale». Carte alla mano, De Matteis ripercorre le tappe «che hanno fatto del capoluogo abruzzese la sede naturale del polo logistico di riferimento per l’Italia centrale. Nel gennaio del 2004» spiega «furono stanziati 2 milioni di euro per il potenziamento dell’aeroporto prevedendo il prolungamento della pista e le relative infrastrutture. Un intervento presentato dal Comune e finanziato attraverso i Prusst».

E ancora, «nel giugno del 2006 il Comune ha avuto circa 1 milione di euro per la realizzazione, sempre all’aeroporto, di un edificio ad uso della Protezione civile». E veniamo poi ai Fas. Quattro i milioni di euro previsti per il potenziamento dello scalo di Preturo, «già ampliato in occasione del G8» si legge nella scheda «per consentire l’atterraggio degli aerei con a bordo i grandi della Terra».

«Nel progetto» spiega De Matteis «si fa riferimento ai lavori già eseguiti in occasione del G8 e alle potenzialità che derivano dalla vicinanza dell’Aquila a Roma e ai suoi aeroporti, nonché al ruolo che riveste attualmente lo scalo di Preturo nella ricostruzione post terremoto. Inoltre - ed è questo il passaggio più importante - la struttura, per le sue caratteristiche e per la sua posizione geografica, è destinata ad assumere sempre più importanza per i servizi e gli scopi della Protezione civile. Così, per l’aeroporto e per la realizzazione delle strutture necessarie alla Protezione civile, sono disponibili già circa 7 milioni di euro. Tutto ciò» conclude De Matteis «certifica l’esistenza di atti, progetti e finanziamenti finalizzati a un obiettivo già definito. È chiaro, quindi, che il problema di dove fare il polo logistico non si pone proprio».

Deciso anche l’intervento dell’assessore comunale alla ricostruzione Pietro Di Stefano. «È assurdo che l’assessore Stati stia lavorando per spostare ad Avezzano qualcosa che è già corso d’opera. Una situazione che fa tornare alla mente cose già vissute subito dopo il terremoto, quando ci fu chi tentò di portar via dall’Aquila servizi ed enti. Per tornare al polo logistico, qui esisteva già un progetto poi rafforzato da ciò che purtroppo è accaduto il 6 aprile del 2009. All’aeroporto sono stati appaltati i lavori per la realizzazione del deposito della Protezione civile.

E voglio ricordare anche i tanti soldi già spesi dalla stessa Protezione civile per realizzare, in occasione del G8, la strada (tutta monitorata) che collega lo scalo alla Scuola della Finanza. L’Interporto di Avezzano è solo un centro di stoccaggio». Infine, per Di Stefano, «la prossima giornata del volontariato e della Protezione civile dovrà tenersi all’Aquila».

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