Quagliariello: in Abruzzo si può votare nel 2019 

Il senatore del gruppo Forza Italia traccia lo scenario: D’Alfonso fa ostruzionismo E non c’è ancora la Giunta del Senato che deve decretare la sua incompatibilità

L’AQUILA. «La possibilità che si vada al voto a scadenza naturale della legislatura in Abruzzo? Tecnicamente c'è, Luciano D'Alfonso ha fatto ostruzionismo, la Giunta del Senato non si è ancora costituita, quindi bisognerà vedere quando si costituisce, quando inizierà a prendere in considerazione le situazioni delle varie regioni e quando toccherà all'Abruzzo. Se questo avverrà prima dell'estate si potrà votare a novembre, se non avviene prima dell'estate mi sembra impossibile». Così dice il senatore Gaetano Quagliariello, ieri all’Aquila per l’inaugurazione della sede abruzzese della Fondazione Magna Carta. La dichiarazione del senatore di Idea iscritto al gruppo di Forza Italia ha avuto l’effetto di un sasso gettato in uno stagno. Ma nessun commento, finora, è arrivato dai 5 Stelle che sulla data delle elezioni regionali e la posizione del governatore-senatore, D'Alfonso, hanno creato il terreno dello scontro politico. E confidano nel fatto che il 5 luglio il tribunale dell’Aquila decida accelerando i tempi rispetto a quelli previsti per la Giunta delle elezioni del Senato. Ma torniamo a Quagliariello che ha portato all’Aquila la fondazione Magna Carta, il “pensatoio” di orientamento liberal-conservatore dedito «all’elaborazione di idee e proposte in campo legislativo, istituzionale e culturale», aprendo la prima sezione abruzzese nella centralissima via Panfilo Tedeschi, 1.
La sede è stata inaugurata alla presenza di rappresentanti istituzionali, politici e imprenditoriali. Notati, tra gli altri, l’ex sindaco dell’Aquila Enzo Lombardi, l’ex sindaco di Poggio Picenze Nicola Menna, l’ex presidente dell’Ance Gianni Frattale. «L’attività di “Magna Carta Abruzzo” si concentrerà soprattutto sui temi legati alla ricostruzione post-sismica e ai problemi delle aree interne», spiega Quagliariello. «In particolare, stiamo lavorando anche a una legge sul fenomeno sismico che regoli le emergenze, la realtà dei centri storici, l’educazione civica e coinvolga anche i privati nel finanziamento perché molto spesso i bilanci statali non ce la fanno. È incredibile», aggiunge, «che l’Italia non abbia ancora una legge organica che regoli questo fenomeno che purtroppo la colpisce dalla Sicilia al Friuli». Il senatore conclude: «Stiamo lavorando a una legge sulla montagna e sui parchi, perché essere la regione d’Europa con più parchi dev’essere una benedizione e non una maledizione. E ancora, ad alcuni progetti che nascono dal basso, coinvolgendo anche altre formazioni, cercando di dare una mano a quanti in questa regione fanno prodotti di qualità, e cercando di censire i possibili camminamenti e che siano un volàno dello sviluppo del turismo, chi viene qui a camminare in bicicletta o a piedi deve sapere dove andare, dove mangiare e dove comprare i prodotti tipici».