Quando Balducci veniva in Abruzzo

Dall’emergenza Gran Sasso a piazza Salotto

PESCARA. Dall’emergenza Gran Sasso, al taglio del nastro in piazza Salotto fino al progetto per la copertura del teatro d’Annunzio a Pescara. È un legame forte quello tra l’Abruzzo e Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ex braccio destro di Guido Bertolaso e figura chiave dello scandalo G8. Un legame che comincia nell’agosto del 2003, quando Balducci - responsabile del Servizio integrato infrastrutture e trasporti per Lazio, Abruzzo e Sardegna - è nominato dall’allora premier Silvio Berlusconi commissario per l’emergenza ambientale nelle province di Teramo e L’Aquila con poteri ampi: l’obiettivo principale è la messa in sicurezza dei laboratori di fisica nucleare.

Negli anni, Balducci stringe un legame importante con l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, che lo incontra pochi mesi dopo il suo insediamento, nel 2004, per discutere i grandi progetti per la viabilità. In seguito D’Alfonso lo chiamerà a far parte del consiglio scientifico della Fondazione Europa Prossima, assieme a personalità come Predrag Matvejevic, Nicola Occhiocupo e Nicola Mattoscio.

Il 2 aprile 2006, sarà lui l’ospite d’onore alla cerimonia inaugurale di piazza Salotto, appena riqualificata: taglierà il nastro accanto all’allora governatore Ottaviano Del Turco. L’ultima apparizione a Pescara è registrata il 20 marzo 2008, per la presentazione del progetto della cupola del teatro D’Annunzio, opera finanziata con i fondi per le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia, coordinate da Balducci in veste di commissario straordinario.