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Quando l’ambiente fa marketing: nasce il profumo del Parco

Imprenditore abruzzese riesce a concretizzare un sogno e creare un prodotto di target elevato in collaborazione con il Pnalm. Una parte della vendita è destinata alla salvaguardia della flora

PESCASSEROLI. Si chiama Parco 1923, ma è appena nato. E' in effetti un neonato che porta con sé il profumo di una storia antica. L'affascinante definizione calza a pennello per il nuovo profumo del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) presentato con orgoglio dal suo creatore, Paride Vitale, "pescasserrolese doc" emigrato a Milano e creatore di una società che si occupa di comunicazione e uffici stampa, e dal presidente del Parco Antonio Carrara. «L'idea in effetti è del mio socio, Ugo Morosi», specifica subito il neo imprenditore, innamorato del luogo in cui è nato, «e io poi ci ho lavorato su per realizzare il progetto creando la società Acqua del Parco».

Un progetto brillante per promuovere il territorio: ricreare in una fragranza gli odori delle piante del Parco Nazionale, portarlo indosso e avere la sensazione di passeggiare tra la ricca vegetazione delle vallate e dei boschi abruzzesi. «Collaborare con un soggetto privato è un buon segnale da parte nostra», sottolinea il presidente Carrara, «e ben volentieri abbiamo associato il nostro simbolo, quello dell'Orso marsicano, all'idea del profumo che sicuramente sarà utile ad esportare il buon nome del Parco anche all'estero dopo gli anni del terremoto e della crisi economica che lo hanno un po' fatto sfiorire».

Non a caso dal ricavato della vendita di ogni prodotto verrà messo da parte un euro per il Parco, cioé a favore della salvaguardia della sua flora e fauna, in particolare per la tutela dell'Orso.

La data scelta per caratterizzare il profumo è quella della nascita del Parco, il 1923. Nell'anno precedente, su iniziativa privata di illuminati guidati dall'onorevole Erminio Sipari e dalla Federazione Pro Montibus et Silvis, fu avviata la gestione del nucleo iniziale del Parco, affittando i primi 500 ettari della Costa Camosciara. L'istituzione vera e propria ebbe luogo invece l'anno seguente, e ad oggi è considerato uno dei più antichi parchi d'Italia, noto a livello internazionale per il ruolo avuto nella conservazione di alcune tra le specie faunistiche italiane più importanti.

Ma veniamo al profumo. Il suo cuore è composto dal misterioso Maggiociondolo, letale per gli uomini e benefico per gli animali, dall'essenza delle Bacche di Ginepro addolcita dall'inebriante Caprifoglio che si sposa con l'intensità della Ginestra Odorosa. E ancora gli effetti benefici dell'Angelica Selvatica, impreziosite dal rarissimo Giaggiolo e dagli effetti terapeutici del Muschio. Il fondo non poteva che essere di Faggio, albero rappresentativo del parco e della sua tradizione che popola il 60% dei boschi.

Per realizzare tutto ciò sono state usate cinquanta essenze, messe insieme come a voler creare un gran concerto. E per farlo è stato usato il naso. Per l'esattezza "un naso" in particolare, quello di Marco Maffei, dell'Atelier Fragranze di Milano, creatore di noti profumi, chiamato da Vitale per ricreare "gli odori del Parco". «Quando non si possono estrarre gli olii essenziali dalla pianta», spiega l'esperto, «bisogna usare l'olfatto e poi utilizzare molecole chimiche per catturare l'odore. Al giorno d'oggi si usano anche nasi elettronici, ma chi lavora in questo campo deve assolutamente sapere riconoscere con il proprio naso migliaia di profumi esistenti in natura. Le statistiche dicono che l'uomo è più in grado di ricordare ciò che ha sentito nell'aria piuttosto che ciò che ha visto con gli occhi».

Insieme al "Party maker” Vitale, e al suo socio Ugo Morosi, ha poi lavorato Eleonora Barbareschi, dello studio Amebe, che ha curato il design e l’immagine coordinata.

Per ora il profumo del Parco si compra a Pescasseroli, in un nuovo store ufficiale, e poi on line. A breve nasceranno altri negozi nelle principali città. «Si tratta di un prodotto medio-alto», sottolinea Paride Vitale, «perché non volevamo che diventasse il souvenir del Parco. Ma piuttosto un prodotto credibile e serio. Intorno al collo della bottiglia dell'Eau de toilette abbiamo messo un anello di pietra-gentile, quella usata dagli abitanti di Pescasseroli per costruire case e chiese, un materiale che si impregna di profumo e che poi può anche essere usato in casa o in macchina». Oltre all'eau de toilette Parco1923 è profumazione per ambienti e saponetta, in attesa di un'intera linea da bagno già pensata per il prossimo anno.(a.mo.)

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