Reddito di cittadinanza, scatta la “fase 2” 

L’assessore Fioretti: al via le convocazioni, ma i colloqui dalla prossima settimana. In Abruzzo 13.981 persone interessate

PESCARA. Entra nel vivo la “fase 2” del Reddito di cittadinanza.
Da oggi, infatti, prendono il via le convocazioni che i 54 navigator assunti in Abruzzo invieranno a chi usufruisce della misura, con l’obiettivo di supportare chi ha i requisiti nella ricerca di un lavoro. A renderlo noto è l’assessore alle Politiche del lavoro, Piero Fioretti, dopo che gli uffici regionali hanno stabilito un programma di massima per gestire le varie convocazioni. I colloqui veri e propri, invece, prenderanno il via la prossima settimana, e avverranno nelle sedi dei Centri per l’impiego, dove i navigatori sono stati collocati.
In Abruzzo, ricorda l’assessore Fioretti, a fronte di una platea di circa 57 mila persone assistite dalla misura varata dal governo Lega-M5S per contrastare la povertà, solo 13.981 sono quelle che saranno chiamate a colloquio, avendo i requisiti per essere avviate al lavoro.
«Gli uffici regionali sono a disposizione dell’utenza», ha detto Fioretti, «e in questi giorni hanno concordato un percorso che dovrebbe aiutare e facilitare un momento importante della misura nazionale. Ci troviamo dunque in una situazione di sperimentazione. Dei circa 57 mila percettori di Reddito in Abruzzo dovranno essere chiamati ad appuntamento, secondo quanto prevede la legge, 13.981 di loro. La legge, infatti, prevede che non tutti i destinatari del Reddito di cittadinanza debbano essere avviati ad un periodo di formazione o destinatari di proposte di lavoro; dal totale vanno infatti esclusi coloro che hanno un trattamento sociale pur percependo l’indennità del Reddito. Vale la pena ricordare», aggiunge ancora l’assessore, «che, in via sperimentale, le prime convocazioni saranno operative da domani tramite chiamata telefonica diretta, mentre dalla metà di settembre le convocazione presso i Centri per l’impiego verranno effettuate con Sms, secondo quanto stabilisce la legge».
Sono esentati anche coloro che assistono un malato grave in famiglia, i diversamente abili, e anche chi ha già un lavoro a basso reddito.
Gli uffici regionali, nel frattempo, hanno individuato i criteri di chiamata: per le convocazioni si terrà conto della data di erogazione del trattamento; a parità di data varrà il numero di protocollo della domanda di presentazione.
Se il beneficiario non si presenta al colloquio ha 10 giorni di tempo per produrre documenti che giustifichino la mancata presentazione. In questo caso è prevista un’altra convocazione entro 15 giorni, ma se l’assegnatario del reddito continuerà a non rispondere sarà inviata una segnalazione all’Inps.