Bellachioma (Lega) e il governatore Marsilio (Fratelli d'Italia) insieme e sorridenti soltanto 5 mesi fa

POLITICA

Regione Abruzzo, la Lega sbandiera a Marsilio il primo cartellino giallo

Riunione a Pescara dopo il no al vertice sulle nomine all'Aquila: "E' arrivato il momento di cambiare metodo". Il governatore accusato di disinteresse verso le istanze leghiste. E poi l'avviso che sa di ultimatum: "Non è più scontato il nostro appoggio ad azioni volte a ribaltare la volontà popolare"

PESCARA. "A sei mesi dalla vittoria aspettiamo ancora di affrontare i temi principali che riguardano la regione Abruzzo. È arrivato il momento di cambiare metodo di lavoro perché dopo sei mesi dalla storica vittoria in Abruzzo del centrodestra, guidato dalla Lega di Matteo Salvini, il clima in regione sembra essersi già incrinato". A scriverlo in una nota è la Lega Abruzzo al termine della riunione convocata questa mattina dopo aver annullato la convocazione all'Aquila con gli alleati del centrodestra su nomine e spartizioni delle 145 poltrone delle società controllate.

leggi anche: Giuseppe Bellachioma (Lega) e il presidente della giunta regionale Marco Marsilio (Fretalli d'Italia) Regione, la Lega dà lo stop a Marsilio: annulla il vertice e convoca i suoi Salta la riunione sulle nomine dopo la forzatura di Fratelli d'Italia sulla Asl aquilana. Bellachioma convoca un incontro a Pescara in cui si minacciano venti di crisi alla vigilia dell'arrivo di Salvini

Una dura sterzata presa dal coordinatore regionale e deputato leghista Giuseppe Bellachioma che lasciava intendere fuoco e fiamme. E che invece si è risolta con una brusca "tirata d'orecchie" al presidente della giunta regionale Marco Marsilio (Fratelli d'Italia) dopo aver scelto alla guida della Asl aquilana un suo candidato anziché l'uomo sostenuto dalla Lega.

La Lega Abruzzo si è riunita con i suoi dieci consiglieri, i quattro assessori regionali ed i deputati Giuseppe Bellachioma e Luigi D'Eramo, rispettivamente segretario del partito e responsabile degli Enti Locali. "Fin dall'inizio della legislatura - prosegue la nota degli amministratori leghisti - avevamo condiviso con i partiti di maggioranza e con il Presidente un metodo di lavoro e degli obiettivi. A sei mesi dalla vittoria, invece, quel confronto e quel metodo di condivisione non esistono più".

Marsilio viene rimproverato di disinteresse nei confronti delle istanze programmatiche della Lega, "disinteresse che _ ed è forse questa la frase più forte di tutto il comunicato _ rischia di allontanare il governo regionale dalla volontà dei cittadini". La Lega fa sapere di attendere ancora la presa di posizione di Marsilio sulla gestione del personale all'interno dell'Istituzione. E dice di avere "forti perplessità sulla revisione del bilancio regionale e del mantenimento da parte della giunta e di alcuni assessori degli impegni che i consiglieri della Lega hanno presentato e votato".

Di qui un avviso diretto, forse un ultimatum, tirando in ballo, come spesso capita in politica, "il senso di responsabilità verso gli abruzzesi ed il rispetto dei ruoli istituzionali". "Essi", avverte sibillina la Lega, "non devono essere scambiati con una costante ed incondizionata adesione ad azioni politiche e governative non condivise, volte a ribaltare la volontà popolare". Intanto a Pescara, domani, giovedì 8 agosto, arriva Salvini. (a.mo.)