Ricostruito il viso a una bimba di 7 anni

Finisce con la bicicletta contro un muro. L’intervento all’ospedale di Teramo

ilcentro Extra - Il giornale in edicola
TERAMO. E’ andata a sbattere contro un muro, riportando un grave trauma facciale. Ma grazie a un complicato intervento di ricostruzione facciale adesso la bambina rosetana di 7 anni, arrivata in ospedale il 14 agosto, è salva. L’intervento, eseguito lunedì scorso al Mazzini dal chirurgo maxillo-facciale Paolo Di Emidio, è durato più di cinque ore.

La piccola il 14 agosto andava in bicicletta con i genitori e il fratellino. Era la prima della fila di quattro ciclisti quando, in discesa, ha perso il controllo della bicicletta. Non è riuscita a fermarsi e ha preso in pieno un muro. La bambina di Roseto non portava il casco di protezione e non ha avuto modo di ripararsi. Nell’incidente ha riportato un trauma facciale importante, oltre a contusioni varie e a un trama addominale chiuso, con un piccolo versamento addominale che non è preoccupante. La piccola è stata portata all’ospedale di Teramo dove c’è uno specialista in chirurgia maxillo-facciale che si appoggia al reparto di neurochirurgia e quindi al dipartimento di neuroscienze della Asl. E’ stata ricoverata in pediatria ed è tuttora degente del reparto diretto da Mario Di Pietro.

La bambina è arrivata al Mazzini perfettamente cosciente e i medici hanno potuto accertare che il grave trauma facciale per fortuna non ha avuto effetti neurologici. Ma bisognava intervenire per comporre le diverse fratture, che hanno interessato soprattutto la parte sinistra del volto.
E così lunedì la giovanissima paziente è stata operata da Di Emidio - che peraltro è specialista in chirurgia maxillo-facciale pediatrica - in collaborazione con Leo Recchia, specialista in odontostomatologia. I chirurghi si sono trovati a dover trattare fratture di Lefort, una frattura delle ossa nasali, oltre che delle orbite e a risolvere problemi di immobilità del bulbo oculare provocata dall’imbrigliamento dei muscoli oculari.

La difficoltà dell’intervento è stata provocata anche dalla presenza di “nuclei di crescita” della struttura ossea, che bisognava preservare per garantire uno sviluppo armonico, in futuro, del volto della bambina. La giovanissima ciclista ha reagito bene e il decorso post operatorio finora è stato ottimo. E’ vivace ed è già in piedi.

Ieri mattina è stata sottoposta a un esame, lo schermo di Hesse, che ha confermato che la visione doppia che aveva avuto dopo l’incidente, a causa del trauma e dell’occhio sinistro che era rimasto fisso, è sparita. I medici sperano di poterla dimettere la prossima settimana. La bimba è ovviamente assistita continuamente dai genitori, che dopo lo spavento inziale hanno capito di essere in buone mani e ora sono contentissimi dell’epilogo che sta avendo la vicenda. Anche perchè, secondo quanto ritengono i chirurghi del Mazzini, la bambina non porterà i segni del grave trauma subito.