L'extracomunitario in ginocchio davanti a Salvini (foto di Luciano Adriani)

TERAMO

Salvini "selfizzato" e prima contestazione / VIDEO E FOTOGALLERY

Tutti in fila per la foto-ricordo. Il vescovo lo saluta abbozzando l'inchino, in piazza i cori di "Bella ciao". E un extracomunitario si mette in ginocchio per vendergli la merce

TERAMO. Tutti in fila per un selfie con Salvini tra sorrisi, baci, abbracci e benedizioni al ministro. Davanti alla sede della sala polifunzionale della Provincia, il ministro dell'Interno _ anche oggi come ieri a Chieti e poi a Pescara con addosso la giacca della polizia _ si è sottoposto alla lunga, incredibile processione della foto ricordo prima e dopo gli incontri ufficiali previsti dal protocollo nella sua tappa teramana della due giorni elettorale in Abruzzo.

GUARDA IL VIDEO di Luciano Adriani

Salvini a Teramo, dai selfie alla contestazione e alle mazzarelle
La giornata del ministro nel video di Luciano Adriani

 

Donne, anziani, ragazze e anche bambini in posa con il ministro con cui scambiano anche qualche battuta. Nella sala polifunzionale, poi, Salvini ha ricevuto con piacere un piatto di mazzarelle, piatto tipico teramano, offerto dal ristoratore Marcello Schillaci. "Queste le mangio dopo per strada", ha detto però, con al fianco il candidato del centrodestra alle regionali Marco Marsilio. Il ministro, che è stato costretto a modificare il programma della visita, saltando la passeggiata lungo il mercato ambulante perché trattenuto dalla folla che ha voluto scattare selfie, è stato circa mezzora dal vescovo Lorenzo Leuzzi. Nelle foto di Luciano Adriani si nota come  il vescovo lo saluti abbozzando un inchino mentre Salvini gli porge la mano.

In questo inebriante clima di festa, due note stonate per Salvini. La prima è arrivata dalla contestazione che una cinquantina di simpatizzanti di Potere al popolo e di Teramo Antifascista ha dato luogo in piazza. Al canto di "Bella ciao" e urlando slogan del tipo "Lega Salvini e lascialo legato", "Siamo tutti antifascisti", il gruppetto ha tentato di avvicinarsi al corteo di auto del vicepremier, ma è stato tenuto a distanza nella centrale piazza Martiri, da un nutrito plotone di poliziotti del reparto celere.

L'altra nota stonata è arrivata mentre Salvini veniva "selfizzato" davanti alla Provincia. Dalla fila si è fatto largo un venditore ambulante extracomunitario, di colore. Si è avvicinato al ministro con la sua merce chiedendogli di comprare qualcosa. Davanti alla gente in fila e agli agenti della sicurezza, Salvini ha risposto che non avrebbe comprato nulla da lui. L'extracomunitario ha insistito, si è piegato e messo in ginocchio con la sua merce tra la folla e gli agenti in borghese che nel frattempo lo avevano circondato. Salvini gli ha detto di andare via ed a qual punto  i poliziotti lo hanno preso di peso e trascinato via. Forse lo hanno accompagnato in questura. (a.mo.)