Mimmo Srour, ex assessore regionale alla Protezione civile

PESCARA

Srour: gestivo solo l'ordinaria amministrazione

Ex assessore alla Protezione civile risponde alle domande dei Pm. Del Turco invia una memoria difensiva

PESCARA. «Mi potevo occupare solo dell'ordinaria amministrazione e, quindi, non potevo fare progetti o programmare». Così, questa mattina, nel palazzo di giustizia di Pescara, al termine di un breve interrogatorio, Mimmo Srour, assessore regionale con delega alla Protezione civile, in Abruzzo, dal 4 agosto 2008 al 19 gennaio 2009, indagato insieme ad altre 14 persone nell'ultima tranche dell'inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara).

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Srour è indagato, in concorso con altre persone, nel filone dell'inchiesta riguardante la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). «Spero che sia stata chiarita la posizione del mio assistito, perché era legata soltanto a questi quattro mesi» ha aggiunto il legale dell'ex assessore, Piergiorgio Merli.  «Eravamo nel periodo della giunta Del Turco, dove c'erano stati gli arresti e quindi le dimissioni non soltanto del presidente, ma anche di alcuni assessori. Srour ha potuto lavorare soltanto per quella che era l'ordinaria amministrazione e le eventuali emergenze che si fossero presentate» ha proseguito l'avvocato, «nessuno gli ha mai posto problemi o, comunque, nessuno della struttura amministrativa gli ha avanzato il problema della Carta valanghe». Al momento è in corso, davanti ai magistrati Massimiliano Serpi e Andrea Papalia, l'interrogatorio dell'ex assessore regionale Tommaso Ginoble. Non ci sarà l'ex governatore Ottaviano Del Turco, che avrebbe dovuto essere ascoltato oggi, ma ha inviato una memoria tramite il suo legale.