Sulmona, tre lettere e poi il suicidio: Conti è morto con il rimorso di Rigopiano

Il corpo dell'ex generale trovato da due forestali. Mistero sulla terza lettera. Tra le sue mani passarono gli atti sull'hotel dove morirono 29 persone. L'autopsia conferma: sparato un colpo solo. I funerali lunedì alle 15 nella chiesa di Santa Maria della Tomba

SULMONA. Il cruccio per non avere fatto niente per evitare la tragedia di Rigopiano, dove il 18 gennaio scorso perirono nella valanga che distrusse l'albergo 29 persone, visto che diversi atti erano passati fra le sue mani. Questo il contenuto di uno dei fogli che sarebbe stato trovato all'interno della Smart con cui Guido Conti ha raggiunto ieri il boschetto di Pacentro. Da circa una settimana, poi, l'ex generale dei carabinieri forestali aveva lasciato l'incarico alla Total, dove aveva iniziato a lavorare dal primo novembre. Conti si è ucciso con un colpo alla tempia destra esploso con una pistola calibro 9 a pochi metri di distanza dall'auto con cui era arrivato alle pendici del monte Morrone, sulla vecchia strada che da Sulmona porta a Pacentro (L'Aquila). Ormai è certo che l'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti, trovato morto ieri a Sulmona, si è suicidato. Sono tanti i particolari raccolti dagli investigatori, i carabinieri dell'Aquila, sia sul luogo della tragedia che dalle testimonianze rese da familiari e amici. Anche la decisione di oscurare il profilo social, già da ieri, era parso un chiaro segnale premonitore.

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Proprio sul suo profilo Facebook era tra l'altro pubblicata una missiva, risalente al novembre 2016 e indirizzata all'ex premier Matteo Renzi, in cui il generale difendeva il Corpo forestale contro l'accorpamento nell'Arma deciso dal Governo. Un intervento contro «lo scioglimento di una istituzione benemerita bisecolare e carica solo di dignità, abnegazione ed efficienza», rispetto al quale - scriveva Conti - «mio Padre (pure lui un forestale) è morto due volte. Ed insieme a lui decine di migliaia di uomini che nella nostra Missione, perchè tale è lo spirito che ci anima, hanno creduto e credono. E questo non posso permetterlo. Senza battermi fino in fondo». Guido Conti, che a quanto si è potuto apprendere si era licenziato dalla multinazionale del petrolio della Val d'Agri in Basilicata, è uscito di casa, in via Battisti, venerdì mattina verso le 9.30, dicendo alla moglie che sarebbe rientrato ad ora di pranzo. Salito sulla Smart utilizzata dalle figlie si è recato ad una tabaccheria in via De Nino, dove ha acquistato tre fogli e buste da lettera ed un francobollo, per poi risalire in macchina e fermarsi in qualche posto dove ha scritto i suoi ultimi messaggi.

Pacentro, ecco dove è stato ritrovato il corpo di Guido Conti
Nel video di Claudio Lattanzio, il luogo dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Guido Conti. Ieri Conti ha parcheggiato la Smart della figlia a lato della strada, tra Sulmona e Pacentro. Quindi si è allontanato di circa 7-8 metri verso la boscaglia e a quel punto si sarebbe ucciso con un colpo di pistola. Prima di formulare l'ipotesi del suicidio però la Procura è in attesa dell'autopsia e dei rilievi che questa mattina faranno i carabinieri del Ris.

Al momento sono state trovate una lettera alla famiglia e una alla sorella. Mancherebbe infatti la terza lettera affrancata e spedita ad una destinazione che per il momento è sconosciuta. Conti poi è risalito in auto, dirigendosi sulla strada verso il Morrone. Una scelta anche questa non casuale. Da sempre il generale amava fare lunghe passeggiate lungo la provinciale che da Sulmona sale verso Pacentro, chiusa da due anni e mezzo, in seguito ad una frana del marzo 2015. Percorsi cinque tornanti Conti ha parcheggiato l'auto in una piazzola che costeggia la provinciale è sceso e si è ucciso. Il caso ha voluto che a trovarlo siano stati due forestali, che avevano lavorato con Conti a Sulmona. Subito è scattato il protocollo previsto in questi casi: l'area è stata circoscritta e sul posto sono intervenuti i carabinieri e poco dopo il sostituto procuratore Aura Scarsella. I rilievi sono continuati fino all'alba di questa mattina. L'auto è stata posta sotto sequestro, così come la pistola e le lettere indirizzate ai familiari. Oggi il sostituto procuratore Aura Scarsella affiderà l'incarico dell'esame autoptico. Tanti i messaggi di cordoglio per la morte del generale.

L'autopsia conferma: un colpo solo alla testa. Uno solo il colpo esploso da una pistola calibro 9, alla testa, che ha ucciso l'ex generale dei carabinieri forestali Guido Conti, trovato morto ieri a Sulmona. Lo avrebbe accertato l'autopsia dell'anatomopatologo Ildo Polidori, eseguita in serata a Sulmona. Non ci sarebbero altri segni di violenza sul corpo.

Domani la camera ardente, lunedì i funerali. Al termine dell'esame peritale la salma è stata riconsegnata ai familiari per l'allestimento della camera ardente che da domani mattina sarà aperta nell'aula d'udienza al piano terra del Tribunale peligno. I funerali si svolgeranno invece lunedì 20 novembre, alle ore 15, nella chiesa di Santa Maria della Tomba con avvio del corteo funebre da piazza Capograssi.

Le reazioni: dal sindaco di Sulmona alla Total. «Un uomo che ha fatto della legalità, dell'onestà e abnegazione alle istituzioni uno stile di vita». É il messaggio di cordoglio del sindaco di Sulmona Annamaria Casini dopo la morte del generale Guido Conti. «Un concittadino che ha dato tanto a Sulmona e al territorio. Stimato da tutti, non ha mai mancato di esprimere, in ogni occasione, l'amore per la sua città e per la sua gente. Durante i drammatici giorni vissuti da Sulmona e il territorio, a causa dei vasti incendi che hanno colpito le nostre montagne - prosegue il sindaco Casini - il Generale Guido Conti ha mostrato vicinanza concreta a questa città e al suo sindaco, con consigli e incoraggiamenti, trovando anche il tempo, tra i tanti impegni, di tenere un convegno per spiegare alle persone dinamiche e situazioni relative agli incendi boschivi. Sono sicura che sarà difficile per questa città dimenticare una persona come lui». Colpita dalla tragica scomparsa del generale Conti «persona di grande valore umano», si dice anche il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino. «Conti ha dato lustro alle istituzioni e al nostro territorio con il suo impegno nel contrasto ai reati ambientali e nell'affermazione dei valori della legalità. La comunità perde una figura di spessore e una guida di rilevante competenza - conclude Di Nino - sempre legata al suo territorio come hanno dimostrato anche le ultime vicende legate agli incendi sul Morrone». Anche la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane ricorda Guido Conti «autore di importanti azioni a protezione del nostro territorio. Era un grande lavoratore, avevamo collaborato in varie occasioni e lo avevo sentito l'ultima volta questa estate per gli incendi del Morrone. Lui aveva idee decise, e sembrava indistruttibile. Cosa sia potuto accadere in lui ed attorno a lui, non me ne riesco a fare una ragione», conclude Pezzopane. Un messaggio di cordoglio arriva anche dalla Total E&P Italia per la quale Conti aveva iniziato a lavorare dal 1 novembre. «Chi l'ha conosciuto, anche nel brevissimo periodo di tempo che Guido Conti aveva trascorso in azienda - afferma dall'azienda petrolifera - non può che condividere il sentimento di sgomento e profondo vuoto che colpisce tutti quelli che hanno potuto apprezzarne le doti di umanità e saggezza».  Il Movimento 5 Stelle chiede invece di fare chiarezza sulla morte dell'ex generale. «Apprendiamo della morte dell'ex generale Conti, che abbiamo conosciuto nel passato per la sua lotta contro le ecomafie. Abbiamo seguito il suo cambio di ruolo alla Total, da meno di un mese, e adesso la notizia del suo presunto suicidio ci lascia basiti. Proprio ieri abbiamo ricevuto una risposta evasiva all'interpellanza presentata da Mirella Liuzzi su un altro caso di strano suicidio che riguarda sempre il petrolio lucano, quello dell'ingegnere Griffa. Circostanze tutte poco chiare. Chiediamo che sia fatta assoluta chiarezza. Alla famiglia va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza»: è il commento dei parlamentari delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle riguardo alla morte dell'ex generale dei Carabinieri forestali Guido Conti.