Tassi esagerati sui mutui, rimborsi a 35mila famiglie abruzzesi

Diritto riconosciuto a chi ha contratto mutui a indice variabile tra il 2005 e il 2008. E gli Enti locali possono transare

PESCARA. Dopo vent’anni oltre 35mila famiglie abruzzesi hanno la possibilità di vedersi rimborsata dalle banche una parte degli interessi sui mutui che secondo l’Antitrust e la Commissione europea erano spropositati. Trentacinquemila famiglie solo in Abruzzo che, nel periodo tra il settembre 2005 e il maggio 2008, hanno acquistato un immobile con un mutuo a tasso variabile. Ci sono poi gli altri clienti che nello stesso periodo hanno ottenuto un finanziamento o stipulato un leasing. Il valore complessivo di queste operazioni solo nel 2008 è di circa 171milioni di euro.

Fuori uso anche i contratti derivati stipulati dagli Enti locali in quel periodo (2005-2008) ed in precedenza. Per essi si possono spalancare le porte per le transazioni e chiudere l'emorragia di risorse finanziarie che proprio i contratti derivati risucchiano. La sentenza è quella sull’Euribor: una ventina di pagine fondamentali per rivolgersi ora a un giudice e ottenere il risarcimento. La Commissione europea ha messo nero su bianco quanto si sospettava dal dicembre 2013: un gruppo di grandi istituti di credito internazionali avrebbe creato un cartello manipolando a suo piacimento l'indice Euribor, il parametro al quale si agganciano mutui, derivati e altri strumenti finanziari. La conseguenza è stata la falsificazione della quota interessi applicata alle rate, con effetti evidenti sino alla primavera del 2009. Il cartello è stato punito dall'Antitrust della UE con una sanzione di 1,7 miliardi di euro, poi ridotta a 1 miliardo.

Ma a imprimere la svolta è stato l'avvocato abruzzese (di Roseto degli Abruzzi, residente in Sardegna) Andrea Sorgentone della Sos Utenti – associazione dei consumatori nata a Ortona 15 anni fa per espandersi nell'intera penisola e della quale è presidente onorario Gennaro Baccile – avendo intuito quali effetti avrebbe potuto avere la sanzione inflitta dall'Antitrust al cartello delle banche. «Le decisioni assunte in maniera arbitraria dal tavolo ristretto formato da 4 grandi banche condizionavano anche le banche più piccole, chiamate per legge a recepire il valore Euribor di volta in volta stabilito», spiega l’associazione dei consumatori, «ecco perché, tra i 2,5 milioni di italiani coinvolti ci sono tanti abruzzesi».

Così nel 2014 l’avvocato Sorgentone ha iniziato a pressare la Commissione Ue per ottenere la sentenza, senza la quale è difficile ottenere un risarcimento in tribunale. Ora, grazie alla consegna della sentenza alla Sos Utenti e dopo la pubblicazione, parte la corsa per ottenere i rimborsi.

A quanto possono ammontare? Per un mutuo di 100mila euro da restituire in 20 anni, l'importo che può essere richiesto giudizialmente, solo per il 2008, oscilla tra 2.962 euro e 4.078, a seconda della sanzione che ogni giudice ritiene di applicare. «E in diversi casi c'è stata una seconda conseguenza», fanno notare alla Sos Utenti, «molti clienti sono entrati in crisi in seguito all'aumento spropositato dei tassi d'interesse e dunque delle rate. E ad alcuni la banca ha chiuso i rubinetti».

Per aggirare il rischio prescrizione, Sos Utenti consiglia di scaricare subito gratis il modello da www.sosutenti.net Ma per avere i risarcimenti occorre la sentenza. «Chiunque abbia avuto a che fare con istituti di credito tra il 2005 e il 2008 può chiedere assistenza legale», conclude Baccile. In questo caso la tariffa convenzionata è di 150 euro.