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Traforo Gran Sasso, Strada dei Parchi: ecco perché chiudere è l'unica soluzione

Il vicepresidente della concessionaria al Gr1: "Il governo lo sapeva dal 5 aprile, siamo stati interdetti a compiere qualsiasi azione e al tempo stesso siamo stati rinviati a giudizio"

PESCARA. «Strada dei Parchi non ha competenza, il governo ci ha detto di stare fermi nel senso di non prendere alcun intervento. Noi abbiamo scritto il 5 aprile: "guardate che dobbiamo chiudere", il Governo non ci ha detto nulla in contrario. Sarebbe singolare se ora ci revocasse la concessione». Così il vicepresidente della concessionaria di A24 e A25, Mauro Fabris, sulla decisione della chiusura del Traforo del Gran Sasso il 19 maggio prossimo, in un'intervista al Giornale Radio 1 Rai, di cui la testata ha diffuso il testo.

Mauro Fabris vicepresidente di Strada dei Parchi (Gruppo Toto)

«Serve un Commissario di governo come previsto dallo Sblocca cantieri che sarà convertito in legge a giugno. Commissario che, a oggi, non ha risorse né poteri per gestire il traffico della galleria dove c'é il Laboratorio del Gran Sasso, anch'esso proprietà dello Stato. Non si può chiedere alla concessionaria di rischiare penalmente ancora una volta e lasciare che lo Stato proprietario non intervenga», aggiunge Fabris, «Strada dei Parchi non può quindi proporre nessuna soluzione alternativa al Traforo perché siamo stati interdetti a compiere qualsiasi azione e al tempo stesso - afferma Fabris nell'intervista al GrRai - siamo stati rinviati a giudizio. Non si può chiedere ad una società di rischiare ulteriormente dal punto di vista penale laddove chi ne è titolare, cioè lo Stato, non interviene».

«La Procura di Teramo - ricorda poi il vicepresidente - ha rinviato a giudizio i vertici di Strada dei Parchi, dei Laboratori del Gran Sasso e dell'acquedotto Ruzzo Reti. Questo per un incidente avvenuto nel 2017. Strada dei Parchi non ha il potere di intervenire nella situazione che c'è e che richiederebbe l'impermeabilizzazione della galleria con una spesa che si aggira intorno ai 170 milioni di euro. Il ministero delle Infrastrutture ci ha risposto che noi non dobbiamo intervenire quindi il Governo ha detto che Strada dei Parchi non ha la competenza». E l'unico provvedimento possibile, conclude Fabris «è chiudere la galleria per evitare nuove accuse».

«Domani, lunedì 13 maggio, siamo convocati al Mit ma all'ordine del giorno non c'é il Gran Sasso ma immagino che se ne parlerà», conclude Mauro Fabris, in merito alla riunione inserita in calendario dal governo.