Uno skipass unico regionale per 300 chilometri di piste 

La proposta è stata lanciata dal presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso Il ticket, da acquistare in autostrada, potrebbe essere utilizzato in tutte le stazioni sciistiche

OVINDOLI . Uno skipass unico, da acquistare anche in autostrada, utilizzabile in tutte le stazioni sciistiche della regione. La proposta arriva dal presidente della Provincia, Angelo Caruso, che ipotizza la nascita dello “Skipass Abruzzo” per trecento chilometri di piste. «Il turismo invernale per la nostra regione», afferma Caruso, «rappresenta un settore di notevole rilevanza economica, a tratti fondamentale per la sussistenza delle comunità montane e in alcune stazioni sciistiche si sono raggiunti livelli di eccellenza». Secondo il presidente della provincia dell’Aquila, però, accanto alle stazioni più sviluppate ci sono diverse località che accusano serie difficoltà di esercizio e altre completamente ferme. Alla luce di tutto questo arriva la proposta di un unico modello gestionale. «È vero», ammette Caruso, «che ci sono da fare investimenti rilevanti e che ci sono tante amministrazioni che attendono una risposta per definire la sorte dei propri impianti scioviari. Una delle ricette applicabili potrebbe essere quella di reimpiego di risorse non impegnate o non utilizzabili nel medio tempo, come il Masterplan, già appostate e per le quali non c’è stata alcuna fase di sviluppo della progettazione. Secondo Caruso, la politica regionale dovrà assumere scelte per evitare che un settore come quello degli sport invernali possa avviarsi verso un inesorabile declino. Inoltre, per il presidente della provincia, bisogna consentire alle stazioni sciistiche di affrontare l’alta competitività che il nord impone con il forte sostegno che offre al sistema turistico invernale alpino. Da qui, l’idea di costituire uno skipass unico per tutto l’Abruzzo. «Sarebbe un modo», afferma, «per superare l’annosa frammentazione che ancora permane in alcuni bacini, e nel contempo si potrebbe approdare a una campagna promozionale più efficace, che vada sotto lo slogan Skipass Abruzzo 300 chilometri di piste». Si tratterebbe di un sistema gestionale attraverso il quale l’utente, con un unico acquisto, entra in una rete di opportunità, che stimola anche una maggiore mobilità all’interno della rete e che funzionerebbe come un modello di bacini diffusi, ognuno con le proprie capacità attrattive. Una linea avallata anche dal presidente della Regione, Marco Marsilio. Sull’unione delle stazioni di Ovindoli e Campo Felice, infatti, durante la campagna elettorale, in un dibattito pubblico, alla domanda del Centro, Marsilio si disse pienamente favorevole. «Per fare tutto ciò», conclude Caruso, «bisognerebbe emanare una legislazione regionale che faccia leva sulla demanialità dei beni su cui ricadono gli impianti di risalita e delle piste da sci, che quindi obblighi l’esercente all’adesione alla forma consortile regionale. In tal modo credo di poter affermare che si determinano spazi anche per l’accantonamento di risorse per la promozione, e anche misure perequative utili al sostegno delle posizioni più deboli». Per Caruso, «la soluzione è nella mani dell’attuale consiglio regionale, che potrà "individuare una qualificata strategia di sviluppo della montagna».