IL CASO SU FACEBOOK

"Vi farei marcire tutti", la Regione Veneto cita il dirigente Asl aquilana

La giunta decide di procedere sia in sede civile che penale contro l'autore del post. Le scuse del presidente del Consiglio regionale e le rassicurazioni: severi provvedimenti, lesa l'immagine di tutta l'Abruzzo

VENEZIA. Avranno uno strascico giudiziario i post su Facebook nei quali un dipendente della Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila ha rivolto ai cittadini veneti colpiti dal maltempo frasi come: "se fosse per me vi farei marcire insieme al legno delle vostre foreste abbattute". Nella sua prossima seduta, la giunta veneta formalizzerà l'incarico all'Avvocatura regionale di procedere sia in sede civile che penale contro l'autore del post. Lo annuncia la giunta regionale veneta.

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«Le espressioni e l'atteggiamento del loro autore - secondo la giunta veneta - manifestano un intento ingiurioso e diffamatorio». La Regione Veneto sottolinea che le frasi del dipendente dell'Asl facevano riferimento anche «al cammino in atto per il conseguimento di una maggiore autonomia amministrativa per il Veneto».

Ieri, mercoledì 7 novembre, il presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio aveva espresso in una nota ufficiale «la più totale riprovazione personale, civile e istituzionale per le inaccettabili frasi comparse su un profilo social da parte di una persona, deduco, moralmente deplorevole». Di Pangrazio ha inviato una lettera a Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio del Veneto, in cui scrive di aver verificato attentamente e continuo a seguire costantemente l'accaduto. Ti assicuro che, per quanto di Sua competenza, il direttore dell'Azienda sanitaria della provincia dell'Aquila ha già avviato gli idonei procedimenti disciplinari, al fine di sanzionare con assoluta severità un comportamento inqualificabile da parte del dipendente, lesivo dell'immagine dell'Azienda stessa e dell'intera Regione Abruzzo». «Il presidente Di Pangrazio mi ha scritto presentando le sue scuse sincere - ha commentato lo stesso Ciambetti - ma non c'era bisogno: nessuno ha messo in dubbio la solidarietà e vicinanza degli abruzzesi ai veneti colpiti dal maltempo. Dietro a certe manifestazioni di aperto risentimento, c'è purtroppo molta ignoranza e tanta superficialità. Umberto Eco aveva già inquadrato il problema: "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività". Le belle parole che il presidente Di Pangrazio ci ha riservato, dimostrano invece che è possibile, ancora, tacitare immediatamente chi, forse senza nemmeno capire quanto danno sta arrecando innanzitutto ai propri concittadini, parla a dir poco sopra la righe con frasi giustamente bollate da Di Pangrazio come inaccettabili. Da parte mia, ringrazio il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo per quanto ci ha scritto, a testimonianza di una stima autentica»..