Via libera al fondo triennale per i danni del terremoto

Più di un miliardo l'anno in tre anni dal governo per favorire lo sviluppo delle popolazioni colpite dal sisma. Gentiloni: «Il fondo non inciderà sull'indebitamento netto e farà parte di un decreto correttivo e di sostegno alla crescita». Soddisfatto il governatore D'Alfonso

ROMA. Il governo imprime una brusca accelerazione per favorire il ritorno alla normalità delle regioni del Centro Italia colpite dal terremoto, non senza avvertire che farà di tutto per stanziare assai di più un miliardo l'anno per i prossimi tre anni, cifra che ha tenuto a ufficializzare in una conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo i tanti rumors degli ultimi giorni. L'occasione per l'annuncio è stato un vertice a Palazzo Chigi con i presidenti delle Regioni coinvolte (Nicola Zingaretti, Lazio; Luca Ceriscioli, Marche; Luciano D'Alfonso, Abruzzo e Catiuscia Marini, Umbria), con il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani e con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Due i provvedimenti chiave nell'agenda del governo: naturalmente il decreto terremoto, in sede di conversione e approdato da poco al Senato dopo il via libera dell'Aula di Montecitorio, e un dl correttivo arricchito da norme di peso per favorire la crescita. Il tutto, ha spiegato Gentiloni nella conferenza stampa del dopo incontro, con un cronoprogramma che partirà da metà aprile. Si tratterà in particolare di «un fondo per il terremoto che non inciderà sull'indebitamento netto e farà parte di un decreto che ho volutamente definito correttivo ma anche di sostegno alla crescita, il Dec, perché sin dal primo momento - ha sottolineato il presidente del consiglio - il governo ha parlato di un'operazione non di depressione dei segnali di crescita ma di incoraggiamento».

Terremoto, fondi per il Centro Italia: D'Alfonso soddisfatto
Il presidente della giunta regionale d'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, si dice soddisfatto al termine del vertice che si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi con il premier Gentiloni e i presidenti delle Regioni Marche Umbria e Lazio. Più di un miliardo di euro l'anno nel piano triennale per la ricostruzione, ma D'Alfonso si dichiara soddisfatto in particolare per il decreto correttivo che mira al rilancio delle attività produttive. (video gentile concessione Tv2000)

Ma Gentiloni nell'incontro con i giornalisti ha tenuto a osservare che il messaggio «fondamentale» da dare «è che la situazione va accudita e curata continuamente». In questo quadro «stiamo mettendo la macchina della ricostruzione in campo e gradualmente stiamo uscendo dalla fase più acuta dell'emergenza e lo faremo anche dal punto di vista della maggiore responsabilizzazione delle realtà locali». Soddisfatto Vasco Errani: «è partita una fase nuova, che aiuta anche la normalità delle funzioni delle Regioni e delle autonomie locali. Oggi è stata una giornata importante e ringrazio il presidente Gentiloni per gli impegni significativi che sono stati presi». Giudizio positivo anche dal governatore delle Marche Luca Ceriscioli. «Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto il punto su tutte le questioni: casette, sfollati, sostegno alla ripresa delle attività produttive». Ceriscioli ha poi salutato con estremo favore l'impegno del governo per «le zone franche o comunque misure di fiscalità agevolata per le imprese, e un intervento a compensazione delle minori entrate dei Comuni del cratere, che rischiano il dissesto».

Valutazione positiva anche dal presidente dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso, che in un messaggio postato su fb ha informato i suoi corregionali che lo stanziamento promesso dal governo sarà di «almeno un miliardo per 3 anni. Si tratterà di risorse destinate alle aree colpite dal terremoto e finalizzate alla ricostruzione; per il sostegno al reddito e alle attività produttive attraverso le zone franche e per la sicurezza degli edifici». Secondo Catiuscia Marini, invece, «la novità sostanziale e utile è che il governo ha messo in campo, accanto al capitolo ricostruzione, anche uno sforzo sotto il profilo fiscale per le imprese e i Comuni». Zingaretti infine ha parlato di «passi avanti» fatti insieme al governo, ma soprattutto ha annunciato che «per il Lazio arrivano molte certezze, una copertura finanziaria così importante per 3 anni dà certezza al meccanismo della ricostruzione che ormai è avviato e ci permette dopo la fase dell'emergenza di entrare nel vivo della fase della ricostruzione permanente».