Vola l’export abruzzese, più 10% nel 2017 

Lo afferma uno studio dell’Ice. Buoni segnali anche per il primo trimestre 2018. Germania e Usa i mercati principali

PESCARA . Sono cresciute di oltre il 10% nel 2017, e anche per i primi tre mesi del 2018 le esportazioni abruzzesi promettono bene. A certificare il dato, è il rapporto annuale “L’Italia nell’economia internazionale 2017-2018” dell’Ice (l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), che quest’anno giunge all’edizione numero 32.
L’EXPLOIT. Il 10,7% in più messo a segno dall’Abruzzo, che in termini complessivi ha esportato merci per quasi otto miliardi e mezzo di euro, rappresenta un dato di tutto rispetto, non fosse altro perché supera di quasi tre punti la media nazionale. In Italia, infatti, le esportazioni sono cresciute del 7,4%. Sul fronte delle importazioni, invece, rispetto al 2016 si è registrato un aumento del 6%, leggermente inferiore rispetto alla media nazionale. Nel 2017 gli operatori dell’export si sono attestati a 3307 unità (1,5% del totale nazionale), con un valore medio esportato per operatore pari a circa 2,6 milioni di euro.
CHI SALE. È il comparto dei medicinali, secondo lo studio dell’Ice, quello che riporta la performance più sorprendente, almeno dal punto di vista percentuale, con un aumento di ben il 248%. Anche il settore delle calzature ha fatto registrare una consistente crescita delle esportazioni (+89,1%). In aumento anche gli autoveicoli (2,2%, che in termini assoluti sono quelli con il fatturato maggiore che oscilla intorno ai tre miliardi e 600 milioni di euro. A livelli assoluti, il settore dei prodotti farmaceutici esportati valeva 900 milioni.
CHI SCENDE. Sono risultate in calo le esportazioni di macchinari di impiego generale (-24,3%) e delle macchine per impieghi speciali (-10,7%), così come il vetro (-9,4%), i prodotti da forno (-3,8%) e alcuni prodotti tessili (-1,1%).
I MERCATI DI SBOCCO. L’Abruzzo continua a essere «orientata verso mercati maturi e geograficamente vicini», dice il report. L’Ue si conferma, anche nel 2017, la principale area di destinazione delle esportazioni abruzzesi, con una quota del 69,8%, in flessione dall’anno precedente di quasi 7 punti percentuali. Tra i paesi europei si registra un significativo incremento delle esportazioni verso la Repubblica Ceca (+51,9) e la Svizzera (+45,9%). Si segnala anche l’ottima performance delle esportazioni abruzzesi in America Latina, in particolare verso Messico e Brasile dove si registrano incrementi rispettivamente pari a +213% e +156%. Eclatante l’aumento del 132% delle merci esportate verso gli Stati Uniti d’America, un dato che fa riflettere soprattutto alla luce della cosiddetta “guerra dei dazi” dichiarata dal presidente Trump e che, per ora, dovrebbe risparmiare l’Europa. Altrettante interessante, invece, è l’aumento dell’export verso la Cina (+13,9%, che in termini assoluti si traduce in scambi pari a circa 103 milioni di euro). Il modesto aumento pari al 4,8% verso la Germania, in realtà conferma come il Paese rappresenti il mercato principale per le merci abruzzesi, che nel 2017 hanno sviluppato un volume pari a un miliardo 660 milioni di euro.
LE PROVINCE. A livello provinciale, Chieti si conferma il territorio che esporta di più, anche se la sua quota sulle esportazioni regionali si è ridotta rispetto al 2016. Viceversa la quota della provincia di Teramo è cresciuta di 6,4 punti percentuali grazie a un aumento del 56% delle proprie esportazioni, mentre la quota del capoluogo di regione è rimasta invariata rispetto all’anno precedente.
I PRIMI TRE MESI DEL 2018. Nel primo trimestre del 2018, la regione Abruzzo ha registrato una variazione positiva delle esportazioni del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2017, la quota maggiore di tale aumento nelle esportazioni è venuta dal comparto degli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+6,3% rispetto al primo trimestre 2017).
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