bilancio dell’anno trascorso  

Wwf: ambiente, spingere sulla prevenzione 

PESCARA. Incendi, acqua a rischio, aree protette «tra parchi fantasma e leggi ferme»: critico il Wwf sul bilancio 2017 per l'ambiente abruzzese. «L'anno che sta per salutarci ha dimostrato che la...

PESCARA. Incendi, acqua a rischio, aree protette «tra parchi fantasma e leggi ferme»: critico il Wwf sul bilancio 2017 per l'ambiente abruzzese. «L'anno che sta per salutarci ha dimostrato che la prevenzione è il massimo investimento che si può fare in Abruzzo. Non si può più andare avanti così, non si possono più sopportare eventi come quelli di quest'anno, ad iniziare dalla tragedia di Rigopiano fino agli incendi della scorsa estate» ha detto il presidente regionale dell'associazione Luciano Di Tizio. «Questi eventi hanno dimostrato che la macchina difensiva e di prevenzione è totalmente inefficiente, e quindi bisogna cambiarla per restituire all'Abruzzo, nel tempo, la certezza di essere sempre meno violentato e più protetto. E così per l'ennesimo anno dobbiamo chiudere con un dato negativo: sul Parco della Costa Teatina, che continua ad essere fermo in modo assurdo con il Presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica che non danno seguito ad un atto che dovrebbe essere obbligatorio, dopo la perimetrazione decisa dal Commissario; sugli incendi - 216 roghi che hanno riguardato tanti territori comunali abruzzesi - dove quanto successo ha dimostrato che non c'è sufficiente prevenzione, ma soprattutto efficienza nella fase dei controlli. I parchi nazionali avevano anni fa una serie di volontari che controllavano il territorio». Il Wwf ricorda a che il generale dei Carabinieri Forestali Guido Conti.
«Non sarebbe stato possibile chiudere questo bilancio» hanno detto il vice presidente nazionale Dante Caserta e Di Tizio «senza ricordare il generale Guido Conti, tragicamente scomparso nel novembre scorso, e che alla nostra regione ha dato tanto nel campo della difesa dell'ambiente e della natura, a cominciare proprio dalle indagini sui rifiuti sepolti a Bussi».