TURNO DI NOTTE

Gli stranieri ci invidiano? Imitiamoli 

Gli stranieri fanno la fila da sempre per venirci a trovare. L’Italia è, da almeno due secoli, la meta per eccellenza del Grand Tour, il viaggio di iniziazione alla dolcezza del vivere e all’arte che i popoli del Nord compiono per completare la loro educazione. Eppure, a noi che in questo paradiso agognato dagli altri ci viviamo dodici mesi all’anno pare di vivere in un inferno. A dirlo non sono gli esperti, laureati all’università della vita. No, ad affermarlo è un sondaggio della Gallup International, secondo la quale siamo il terzo Paese più pessimista al mondo, preceduti solo da Giordania e Libano e seguiti da Corea del Sud e Hong Kong. A stilare questo verdetto è il sondaggio mondiale di fine anno sulle previsioni, le aspettative e le speranze dei cittadini di 55 Paesi di tutto il mondo. Cosa avranno da essere più ottimisti quelli di Hong Kong e della Corea del Sud non è dato saperlo. Nel momento più buio della Grande depressione il presidente degli Stati Uniti, Roosevelt, disse che l’unica cosa di cui aver paura era la paura stessa. Quella lezione tornerebbe utile oggi. Dovremmo sforzarci anche noi di avere meno timore del futuro e di imitare gli stranieri che ci invidiano. Insomma, cominciare a invidiare noi stessi e la fortuna che, nonostante tutto, abbiamo di vivere in Italia.
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