Antonio Razzi con Silvio Berlusconi

Centrodestra, dal cilindro rispunta Parisi. Berlusconi fa fuori Razzi

Il leader di Energie per l’Italia è forse la soluzione, ma chiede spazio per i suoi. E Forza Italia decide di non ricandidare il senatore abruzzese: «Nessuno mi ha chiamato»

ROMA. I veti incrociati nella scelta del candidato del centrodestra per la Regione Lazio e lo stallo nelle trattative iniziano a preoccupare Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, impegnati in queste ore nella chiusura delle liste elettorali che entro lunedì dovranno essere presentate. E per superare l'impasse su un candidato che, stando a tutti i sondaggi, non avrebbe comunque chance di vittoria, gli sherpa di Forza Italia, Lega e Fdi avrebbero deciso di puntare su un nome nuovo, quello di Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia e già candidato da tutto il centrodestra alla poltrona di sindaco di Milano. Il diretto interessato, che ieri a Roma ha riunito la direzione del suo partito per mettere a punto le liste, fa sapere di non aver ricevuto nessuna proposta ufficiale, ma nel corso della direzione di Epi lo stato maggiore del partito avrebbe espresso apprezzamento per l'ipotesi che mister Chili (la piattaforma tv di cui è cofondatore) corra per la Pisana.
L'idea di mettere sul tavolo il nome di Parisi sarebbe stata di Ignazio La Russa, viste le resistenze di Forza Italia a dare il via libera a Fabio Rampelli, nome proposto dalla Meloni e, sondaggi alla mano, quello che avrebbe più chance di giocarsi la partita considerando il «niet» di Sergio Pirozzi a fare un passo indietro. A frenare l'ufficializzazione di Rampelli sarebbero però gli azzurri, convinti che non avere il candidato presidente possa essere un danno anche per le liste nazionali. Complicata anche la scelta di Gasparri. A rendere ulteriormente scivoloso il via libera a Parisi sarebbe la contropartita chiesta. Per correre, il leader di Energie per l'Italia avrebbe chiesto dei posti per i suoi nelle liste del centrodestra. Una pattuglia che andrebbe a carico di Forza Italia. L'idea però che Fi debba cedere altro spazio, dopo i posti lasciati alla cosiddetta terza gamba, fa infuriare più di qualche azzurro. In più l'ex Ad di Fastweb non convince del tutto il Cavaliere («Fa un po’ troppo il protagonista», disse Berlusconi a Porta a Porta). E che i rapporti con Forza Italia non siano dei migliori lo dimostra l'indisponibilità ad «apparentare» le liste di Energie Per l'Italia con il centrodestra. I parlamentari uscenti intanto per tutto il pomeriggio di ieri hanno fatto la spola tra Montecitorio e piazza San Lorenzo in Lucina per firmare l'accettazione delle candidature. Volti scuri all'uscita perché nessuno di loro ha la certezza di finire candidato dove gli era stato promesso. Unica certezza pare sia l'esclusione di Antonio Razzi e la candidatura dell'ex tronista Ylenia Citino. Il senatore abruzzese, imitato da Crozza, non è stato convocato alla sede del partito per firmare l'accettazione della candidatura. Raggiunto telefonicamente e interrogato su un suo eventuale futuro in Parlamento ha detto: «Al momento non so niente. Nessuno mi ha chiamato. Ora sono a casa, sono super influenzato e sto prendendo gli antibiotici... Se non mi chiamano è chiaro che non posso andare a firmare...».