Titti Postiglione e Franco Gabrielli prima della cerimonia

Il capo della polizia Gabrielli sposa la responsabile emergenze della Protezione civile

L'ex prefetto dell'Aquila e Titti Postiglione si sono conosciuti in Abruzzo dopo il sisma del 2009. Cerimonia blindata ieri a Castiglione dell'Orcia

SIENA. Il capo della polizia Franco Gabrielli si è unito ieri in matrimonio con Immacolata Postiglione, detta Titti, responsabile dell’ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile. La cerimonia si è svolta nella sala storica del consiglio comunale di Castiglione d'Orcia, nel Senese. La coppia è stata unita in matrimonio da un amico del prefetto Gabrielli, che ha ricevuto la delega per celebrare direttamente dal sindaco Claudio Galletti. Nato a Viareggio 57 anni fa, Gabrielli è stato capo della Protezione civile, direttore del Sisde e dell’Aisi, prefetto dell’Aquila e di Roma. Il 29 aprile 2016 è stato nominato capo della Polizia. La sposa, originaria di Salerno , classe 1971, è laureata in Scienze geologiche all’Università Federico II di Napoli, ha conseguito un dottorato di ricerca in Geofisica e vulcanologia e un master alla Bocconi in Management delle amministrazioni pubbliche. Dal 2015 è direttore generale del Dipartimento protezione civile, ufficio IV gestione delle emergenze, braccio destro dal prefetto Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile nazionale. Sia Gabrielli che sua moglie sono molto conosciuti e stimati in Abruzzo. Fu Berlusconi in persona a nominare Gabrielli prefetto dell'Aquila subito dopo il terremoto del 6 aprile 2009, e Titti Postiglione in quei giorni si occupava dell'ufficio stampa della Protezione civile guidata da Franco Bertolaso. L'Aquila e l'Abruzzo galeotti dunque, per un amore che si è consolidato nonostante i grandi impegni di entrambi. La signora Gabrielli infatti si è anche occupata del coordinamento dei soccorsi dopo il terremoto che lo scorso anno ha colpito l’Italia centrale, mentre il consorte, dopo aver preso il posto di Bertolaso alla Protezione civile nazionale, è diventato capo della Polizia di Stato. Subito dopo il fatidico sì, gli sposi hanno ricevuto gli amici (molti dei quali partiti dall'Abruzzo) alla Rocca d’Orcia. Il piccolo borgo che si trova nel cuore della Val d’Orcia, presidiato da un servizio d'ordine in borghese che ha sorvegliato, in modo molto discreto, il regolare svolgimento del matrimonio e del ricevimento. Agli sposi tanti auguri di felicità. (l.d.f.)