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1 giugno

Oggi, ma nel 2001, ad Arce di Frosinone, veniva uccisa la studentessa Serena Mollicone (nella foto) e il suo corpo verrà ritrovato, nascosto alla meglio, il 3 giugno nel vicino bosco di Anitrella dai volontari della Protezione civile. La vittima, nata nel 1982 ad Arce, frequentava il quinto anno del liceo socio-psico-pedagogico di Sora, suonava il clarinetto nella banda cittadina, era fidanzata con Michele Fioretti di 26 anni. Dalle autopsie risulterà che la testa della ragazza aveva urtato violentemente contro un corpo contundente, dato il trauma cranico, e poi che lei era stata soffocata con un sacchetto di plastica impiegando poi cinque ore per morire. Secondo le perizie e le ricostruzioni la ragazza sarebbe stata tramortita sbattendo contro una porta, da Marco Mottola, figlio del maresciallo Franco, allora comandante della stazione dei carabinieri di Arce, in caserma. La motivazione del gesto sembrerebbe, presumibilmente, l'essersi Serena recata quella mattina (non era andata a scuola anche perché aveva effettuato una visita medica) dai militari per denunciare un traffico di droga nella zona. Mottola padre, il figlio e la moglie Annamaria verranno rinviati a giudizio, per omicidio aggravato e occultamento di cadavere, il 18 aprile 2019 insieme ai carabinieri Vincenzo Quatrale, per concorso in omicidio, e Francesco Suprano, per favoreggiamento. Per 18 anni la fine violenta di Serena Molicone rimarrà un giallo senza un vero colpevole, né una dinamica ed un movente precisi. Nel 2008, tra l'altro, si era verificato anche il suicidio di un altro carabiniere, Santino Tuzi, che aveva deciso di farla finita proprio prima che potesse essere ascoltato dai magistrati.