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11 aprile

Oggi, ma nel 1472, a Foligno, nella bottega di Emiliano Orfini, orafo incisore e futuro zecchiere pontificio, Johannes Neumeister, prototipografo già allievo dell'orafo Johann Gutenberg di Magonza, ritenuto l'inventore della stampa tipografica a caratteri mobili con la copia della Bibbia del 23 febbraio 1455, stampava la editio princeps, ossia la prima versione con caratteri tipografici esistente dopo quelle manoscritte, della "Comedia", non ancora divina, di Dante Alighieri (nella foto particolare del frontespizio della versione conservata nella biblioteca medicea laurenziana di Firenze). L'impresa era stata finanziata da Evangelista Angelini di Trevi. Neumeister era arrivato a Foligno da Magonza, in Germania, sua cittadina natale, nel 1463 come copista di manoscritti e poi aveva fatto evolvere la sua arte della stampa producendo nel 1470, sempre con Orfini, il primo incunabolo: "De bello italico adversus gothos" di Leonardo Bruni. L'anno dopo, il 1471, aveva eseguito "Epistolse ad familiares" di Marco Tullio Cicerone e poi, appunto, Dante. Il sommo poeta aveva terminato di scrivere la sua opera più importante, iniziata nel 1304, nel 1321 e a quella data risaliva la prima versione rilegata, ma comunque manoscritta. L'edizione stampata del capolavoro dantesco del 1472 non porterà immediatamente fortuna economica all'intrapresa di Orfini e Neumeister che nel 1473, sommersi dai debiti, non solo saranno costretti a vendere i macchinari e persino gli inchiostri, ma verranno anche arrestati.