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11marzo

Oggi, ma nel 1908, a Bordighera, nell'hotel Regina moriva per emorragia cerebrale il giornalista e scrittore d'ispirazione socialista Edmondo De Amicis, nato nel 1846. Era andato a soggiornare in quella che tra il 1879 e il 1902 era stata la dimora del poeta e scrittore scozzese George MacDonald per riprendersi dopo la morte del figlio primogenito Furio, la separazione dalla moglie Teresa Boassi, la scomparsa dell'amata madre Teresa Bussetti. MacDonald aveva chiamato quell'edificio di via Vittorio Veneto 34 "Casa coraggio" (nella foto le due targhe che ricordano i soggiorni dei due romanzieri, quella di De Amicis verrà apposta nel 1946, quella di MacDonald nel 1986) dal suo motto «Coraggio, Dio provvede a tutto» e vi aveva portato le figlie Lilia e Grace per tentare di curare la loro tubercolosi. Furio De Amicis, studente di medicina, si era suicidato il 15 novembre 1898 sparandosi un colpo di rivoltella alla tempia su una panchina del parco del Valentino a Torino perché stremato dai continui e violenti litigi tra il padre e la madre. Di questa guerra casalinga ne aveva risentito anche il secondogenito Ugo, ma in modo meno drastico. L'autore del libro "Cuore", terminato nel 1886 e pubblicato nel 1888, considerato per tutto il Novecento il lavoro letterario più amato dai giovani italiani dopo Pinocchio, si era separato dalla moglie l'anno successivo al gesto estremo del figlio, ma le litigate erano proseguite senza sosta pur non abitando più insieme. La moglie, che aveva due anni in più di De Amicis, morirà nel 1909.