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12 Aprile

Oggi, ma nel 1984, a Varese, nello studio notarile di Franca Bellorini, in via Sacco 10, Umberto Bossi ufficializzava la fondazione della Lega autonomista lombarda (nella foto, a sinistra, particolare dell'atto notarile e a destra Bossi e il simbolo leghista). Era stata da lui istituita in forma ufficiosa il 10 marzo 1982 e si presentava come movimento regionalista, separatista, autonomista e puntava a rivendicare soprattutto il peso economico della produttività della Lombardia e successivamente della più estesa area del nord d'Italia. La nuova formazione politica, sotto sembianze iniziali di associazione, nasceva dalle ceneri dell'Unione nord-occidentale lombarda per l'autonomia costituita nel 1979. Con Bossi firmavano anche la futura moglie Manuela Marrone, che sposerà nel 1994, Marino Moroni, Pierangelo Brivio, Emilio Sogliaghi. Nel 1987 arriverà il primo risultato elettorale nazionale: con l'elezione al Senato di Bossi, 46 anni, titolo di studio l'attestato di tecnico elettronico conseguito per corrispondenza con la scuola radio Elettra, che da quel momento diverrà "il senatur", e di Giuseppe Leoni, alla Camera, che subentrerà a Bossi perché eletto in entrambi i rami del Parlamento. Nel 1991, la Lega lombarda si federerà con la nascente Lega nord mantenendone anche il simbolo disegnato col territorio della Lombardia sormontato dal profilo del guerriero di Legnano. Quest'ultimo, spesso erroneamente confuso con Alberto da Giussano, è il soggetto della statua in bronzo realizzata da Enrico Butti nel 1897 collocata in piazza Monumento, a Legnano, e inaugurata nel 1900. Rappresenta un combattente che alza la spada al cielo in senso di giubilo per la sconfitta di Federico Barbarossa del 29 maggio 1176, appunto nella battaglia di Legnano, da parte della Lega lombarda storica.

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