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12 Ottobre

Oggi, ma nel 1860, a Grottammare di Ascoli Piceno, nelle Marche, il re di Sardegna Vittorio Emanuele II incontrava, nel palazzo dei marchesi Laureati, la delegazione proveniente da Napoli pronta ad offrire al sovrano sabaudo la corona del reame borbonico e a manifestare l'appoggio della popolazione napoletana (il plebiscito napoletano per l'annessione all'Italia unita avverrà il 21 ottobre 1860). La commissione di 25 notabili partenopei era capeggiata da Ruggero Bonghi (nella foto), con il quale era in contatto Camillo Benso conte di Cavour da Torino. Oltre Bonghi c'erano anche Luigi Settembrini, Giuseppe Vacca, Michele Baldacchini. La riunione darà l'avvio alla fase conclusiva del faticoso processo unitario risorgimentale, con il notevole contributo dei garibaldini, che porterà il monarca savoiardo a oltrepassare, senza formale dichiarazione di guerra, il fiume Tronto, confine tra lo Stato pontificio e il Regno delle due Sicilie. Il 2 novembre 1860 cadrà la resistenza della fortezza di Capua, il 14 febbraio 1861 quella di Gaeta, il 13 marzo 1861 quella di Messina, il 20 marzo 1861 quella di Civitella del Tronto che avverrà addirittura 3 giorni dopo la proclamazione del regno italico del 17 marzo 1861.

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