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13 luglio

Oggi, ma nel 1881, a Roma, durante il trasferimento della salma di Papa Pio IX gli anticlericali assalivano il corteo funebre, armati di bastoni e pietre, gridando «al fiume il Papa porco» e tentando di gettare la salma nel Tevere. I fedeli rispondevano urlando «viva il Papa re» e brandendo le fiaccole. Giovanni Maria Mastai Ferretti, elevato al soglio di Pietro il 16 giugno 1846, considerato il pontefice delle "Guarentigie", era morto il 7 febbraio 1878 ed era stato sepolto alla svelta in Vaticano. Ma quando furono rinvenute le sue ultime volontà che riportavano il desiderio d'essere sistemato come ultima dimora nella basilica di San Lorenzo al Verano la Chiesa decise la traslazione. La protesta sfociò in tumulto perché le Forze dell'ordine erano insufficienti per una precisa disposizione prefettizia. Ne nascerà un caso internazionale. Il Governo presieduto da Agostino Depretis (al suo terzo incarico), esponente di spicco della Sinistra storica, sarà costretto a fronteggiare numerose interrogazioni parlamentari e a diramare una circolare diretta alle monarchie europee per spiegare l'accaduto e minimizzare le responsabilità politiche.