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13 Settembre

Oggi, ma nel 1944, a Fiume, le SS tedesche arrestavano il questore Giovanni Palatucci (nell'immagine, il dipinto a olio di Massimo Marano per la questura di Siena) accusandolo di aver falsificato documenti per proteggere ebrei dalla deportazione. Condotto nel carcere di Trieste, verrà spedito nel campo di concentramento di Dachau il 22 ottobre col numero 117826 e vi morirà di stenti il 10 febbraio 1945 a 36 anni. Il poliziotto Palatucci, prima di dirigere la questura di una delle città italiane geograficamente più strategiche, era già stato responsabile dell'ufficio stranieri fiumano dal 12 novembre 1932. Il 12 settembre 1990, lo Yad Vashem lo dichiarerà Giusto tra le nazioni. Il 15 maggio 1995, il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro gli conferirà la medaglia d'oro al valor civile alla memoria. Il 7 maggio 2000, papa Giovanni Paolo II lo nominerà martire della Chiesa. Nel 2013, il centro studi Primo Levi di Torino, con un articolato approfondimento e facendo leva su dubbi emersi già dal 1995, metterà in discussione la portata dell'opera salvifica di Palatucci ritenendo tecnicamente impossibile che sia riuscito a trarre in salvo 5mila ebrei non essendoci in quegli anni nel territorio in cui si fosse trovato a operare. Secondo una ricerca storica ulteriore l'opera di Palatucci sarebbe stata amplificata eccessivamente per ragioni di opportunità dallo zio Giuseppe Maria Palatucci, vescovo di Campagna di Salerno, già dal 1952.

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