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14 Aprile

Oggi, ma nel 1991, nelle acque antistanti Arenzano, nel golfo di Genova, affondava la petroliera Amoco Milford Haven (nella foto, mentre bruciava) naufragata l'11 aprile all'altezza di Voltri. L'incidente avvenne per esplosione accidentale a bordo durante la manovra di scarico del greggio e incendio del carburante ancora trasportato, 144mila tonnellate di petrolio iraniano, caricato a Karag island e destinato a Genova. Questo aveva comportato lo sversamento in mare di buona parte del contenuto ancora rimasto nei silos con conseguente ingente danno per l'ecosistema. Mentre 90mila tonnellate andranno in fumo tra lo scoppio e l'affondamento. Tra le fiamme morirono  cinque delle 36 persone dell'equipaggio (Ioannis Dafnis, Domingo Taller, Gregorio Celda, Serapion Tubonggan) incluso il comandante, Petros Grigorakakis, della nave battente bandiera cipriota e appartenente all'armatore di Cipro Lucas Haji-Loannou insieme al figlio Stelios attraverso la loro società Troodos Shipping. La petroliera, lunga 335 metri, larga 52,  110mila tonnellate di stazza con capacità di carico fino a 230mila tonnellate di greggio, varata nel 1973, venne spostata a Voltri dal rimorchiatore Olanda e nella manovra si spezzò anche la prua. Il relitto si depositerà a 85 metri di profondità e sarà il più grande del Mediterraneo, tra i più imponenti al mondo, visitabile dai sommozzatori. Il 10 aprile precedente, nel porto di Livorno, si verificò la collisione tra la petroliera Agip Abruzzo e la nave da crociera Moby Prince che causò la morte di 140 persone.