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18 Aprile

Oggi, ma nel 2000, a Sant'Egidio alla Vibrata di Teramo, nel conflitto a fuoco contro la polizia vicino a un vecchio casolare, moriva Valerio Viccei (nella foto, il cadavere e i rilievi delle forze dell'ordine) ex militante della formazione neofascista dei nuclei armati rivoluzionari di Giusva Fioravanti e moglie, Francesca Mambro, ritenuto la mente della super rapina da 140 miliardi di lire del 12 luglio 1987 nelle 126 cassette di sicurezza del caveau del Safe deposit center di Brompton road a Knihgthsbridge, a Londra. L'ex Nar, soprannominato Lupo, aveva 45 anni. Originario di Ascoli Piceno, era in compagnia di Antonio Malatesta, 31 anni, nato a Lecce e residente all'Aquila, ex affiliato alla sacra corona unita, divenuto poi collaboratore di giustizia. Nella sparatoria, scaturita da un controllo di prassi di una pattuglia della polstrada alla Lancia Thema grigia di Viccei, veniva ferito l'agente Enzo Baldini, raggiunto all'inquine da un proiettile. Baldini verrà portato nell'ospedale Mazzini di Ascoli Piceno, mentre il collega Franco Di Giannatale se la cavava solo con una frattura a un polso. Anche Malatesta veniva centrato a una gamba. Ad aprire il fuoco era stato "Lupo" sparando quattro colpi con una Magnum 357 caricata con proiettili a espansione. Viccei, bandito di lusso carico di segreti politici degli anni di piombo e dell'eversione nera, a cominciare dall'amicizia con Gianni Nardi, ex giovane Italia poi squadre d'azione Mussolini poi ordine nuovo, era in regime di semilibertà dal 10 ottobre 1996, su disposizione del Tribunale di sorveglianza dell'Aquila, e scontava la pena di 72 anni poi ridotti a 30 comminata dalla magistratura inglese nel carcere di San Donato di Pescara (poteva uscire dalle 8,30 alle 22,30) dopo essere stato estradato da Londra dove lo avevano a arrestato per l'assalto a uno dei depositi ritenuti inviolabili da Scotland Yard.