#TODAY

18 Gennaio

Oggi, ma nel 1964, a Roma, veniva ucciso con cinque colpi di pistola Farouk el Cnourbagi, imprenditore tessile di 27 anni, egiziano di nazionalità libanese, figlio di un importante esponente politico della decaduta monarchia del Cairo. Il cadavere (nella foto) verrà ritrovato due giorni dopo riverso sul pavimento del suo ufficio nella ditta Tricotex, che commerciava lana, nella zona di via Veneto. Aveva il viso sfregiato dal vetriolo. Verranno accusati i coniugi Gabrielle, detta Claire, e Youssef Bebawi, anche loro facoltosi industriali e ugualmente di origine egiziana. La vittima era da tre anni l'amante della signora (e il marito ne era a consapevole). Il morto era conosciuto nella Capitale e in piena Dolce vita, sia per la condotta dispendiosa sia per le molte conquiste femminili. Nel 1974, moglie e marito verranno condannati a 22 anni di carcere dalla Cassazione che confermerà la sentenza d'appello. In primo grado, invece, erano stati entrambi assolti per insufficienza di prove anche perché non era stato possibile appurare chi dei due avesse effettivamente sparato. Avvocato difensore di lei era stato Giovanni Leone, futuro presidente della Repubblica. Ma nel '74, trovandosi Claire in Egitto e Youssef in Svizzera e non essendo prevista nei due Paesi l'estradizione, nessuno dei due Bebawi finirà in carcere.

@RIPRODUZIONE RISERVATA