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18 Settembre

Oggi, ma nel 1897, a Sulmona, veniva inaugurata la tratta Cansano-Isernia della ferrovia della neve. Unita alla precedente Sulmona-Cansano, entrata in funzione lo stesso giorno del 1892, si completava la linea Sulmona-Carpinone-Isernia (nella foto uno dei biglietti d'epoca) di quella che verrà soprannominata nel 1980 dal giornalista Luciano Zeppegno di Gente viaggi la Transiberiana d'Italia proprio per il paesaggio montano attraversato. Inizialmente era stata pensata per collegare centri di montagna difficilmente raggiungibili con la strada, soprattutto in inverno. E poi per servire la località sciistica di Roccaraso. Era una via ferrata di 128 chilometri e 1435 metri di dislivello, con viadotti, con 25 chilometri di gallerie attrezzate con paraneve, con 4 stazioni intermedie tra i due capolinea Sulmona a 348 metri e Isernia a 475. Alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo venivano raggiunti i 1268 metri sul livello del mare (che la rendevano la seconda fermata delle Fs italiane a scartamento normale più alta dopo quella del Brennero a 1371 metri). Chiuderà al traffico ordinario il 10 dicembre 2011 perché soppiantata dai bus di linea meno problematici come esercizio, ma nel 2014 verrà riaperta, seppur solo per il transito dei treni turistici, e gestita dalla Fondazione Fs.

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