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19 Luglio

Oggi, ma nel 1919, con la legge numero 1176 denominata "Norme circa la capacità giuridica della donna", veniva abolito l'istituto dell'autorizzazione maritale in vigore dal 1865 grazie al codice civile Pisanelli (nella foto). In particolare, l'articolo 7 della legge del 19 luglio 1919 riportava: «La donna era abilitata a pari titolo degli uomini all'esercizio di tutte le professioni ed a coprire tutti gli impieghi pubblici». Nonostante il gigantesco passo in avanti restavano comunque esclusi i lavori «giurisdizionali o l'esercizio di diritti e potestà politiche o attinenti alla difesa militare dello Stato». Il primo codice civile del regno d'Italia, quello messo a punto dal già ministro di Grazia e giustizia dei governi Farini e Minghetti, di Giuseppe Pisanelli, entrato in vigore il 2 aprile 1865, aveva recuperato un istituto già datato e in uso dal 21 marzo 1804 con il codice Napoleone.

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