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19 luglio

Oggi, ma nel 1966, a Middlesbrough, nello stadio di Ayresome park, la Corea del nord, allenata da Myung Rye Hyun, batteva 1-0 l'Italia, di mister Edmondo Fabbri, eliminandola dall'ottava edizione dei mondiali di calcio, disputata in Inghilterra. La rete, siglata al 42° minuto di gioco, era di Pak Doo Ik, dentista e caporalmaggiore dell'esercito, e la formazione asiatica, che battendo gli azzurri accedeva ai quarti di finale, per la prima volta in assoluto, era tutta composta da dilettanti, per lo più erano militari (nella foto il portiere nordcoreano Li Chan Myung in uscita aerea contro il tentativo di segnare un goal di Romano Fogli e Marino Perani). Il Regno unito non riconosceva neppure la Corea del nord come Stato, dopo la guerra tra nord e sud e lo staccamento, e per questo, prima dell'incontro, non era stato suonato l'inno nazionale. La compagine italiana, invece, era ritenuta tra le favorite e comunque in grado di poter ben figurare nella contesa della coppa del mondo, anche se le precedenti conquiste del titolo iridato risalivano al 1934 e al 1938. Arbitro del match era il francese Pierre Schwinte. Nel quarto gruppo dei sorteggi del girone eliminatorio l'Italia era stata unita a Cile, Urss e Corea del nord e nei pronostici era stato ritenuto un turno facile. Nella sfida decisiva, che era la terza partita affrontata, gli italiani erano in campo in dieci a causa dell'infortunio ad un ginocchio già dolorante di Giacomo Bulgarelli e non essendo da regolamento previste sostituzioni. Al rientro in Italia, all'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, il 24 luglio, la squadra brutalmente estromessa dal prosieguo del torneo verrà accolta dai tifosi con fischi, insulti e lanci di ortaggi. La Corea del nord verrà tagliata fuori da ogni possibilità di avanzamento il 23 luglio dal Portogallo, che agguanterà una terza piazza, per 5-3. Il 30 luglio il mondiale verrà assegnato all'Inghilterra ospitante, mentre al secondo posto si piazzerà la Germania ovest.