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19 Maggio

Oggi, ma nel 2012, a Brindisi, Giovanni Vantaggiato (nella foto piccola, a destra) faceva esplodere una bomba artigianale nascosta dietro un cassonetto davanti al cancello d'ingresso principale dell'istituto professionale di Stato intitolato a Francesca Morvillo, moglie del magistrato Giovanni Falcone (nella foto grande, durante i rilievi della polizia scientifica). Nell'esplosione moriva la studentessa di Mesagne Melissa Bassi, 16 anni, dopo essere stata investita dall'urto, aver riportato ustioni sul 90 per cento del corpo e aver perso un braccio. Il funerale di Stato, con la presenza anche del presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, verrà officiato nella chiesa matrice della sua cittadina natale il 21 maggio. Nella deflagrazione altri dieci compagni di scuola di Melissa rimanevano feriti: erano appena scesi dall'autobus proveniente da Mesagne. L'ordigno rudimentale era composto da tre bombole caricate a nitrato di sodio, carbone e zolfo collegate tra loro e innescato a distanza tramite telecomando. La matrice dell'attentato verrà considerata terroristica. Vantaggiato, originario di Copertino, 68 anni, diploma preso per corrispondenza da elettrotecnico della Scuola Radio Elettra, commerciante di carburanti per uso agricolo, ammetterà il gesto omicida, spazzando via ogni iniziale ipotesi di coinvolgimento della sacra corona unita, e lo motiverà come estrema rappresaglia contro lo Stato italiano per essere stato vittima di una truffa per del carburante non pagato all'azienda della moglie Giuseppina per un importo di 342mila euro. Verrà arrestato il 6 giugno 2012, incastrato da una telecamera a circuito chiuso posizionata nei dintorni dell'edificio scolastico, poi condannato all'ergastolo con sentenza che diverrà definitiva il 6 novembre 2014.