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19 Marzo

Oggi, ma nel 2000, a Dualchi, in provincia di Nuoro, veniva ucciso con tre colpi di pistola alla testa Robertino Pinna. Era in macchina, appartato con la fidanzata Maria Antonietta Corda che invece veniva risparmiata. Nel 1995, Pinna era stato arrestato perché trovato in possesso di esplosivo. Secondo la deposizione della sorella Maria Paola al pubblico ministero Elisabetta Secci, del 26 giugno 2002, il fratello, anche se aiutava il padre Mario che commerciava torrone sardo e prodotti tipici, in realtà, contrabbandava armi e le modificava. Secondo la ricostruzione giudiziaria, Pinna sarebbe stato fatto fuori nell'ambito della faida tra famiglie che dal 1999 insaguinava l'abitato di Noragugume (nella foto, il cartello stradale all'ingresso del paese) distante meno di 3 chilometri. Pinna avrebbe fornito il fucile utilizzato il 27 dicembre 1999 per freddare l'allevatore Antonello Nieddu. La contrapposizione tra casate rivali, in lite anche per l'assegnazione dei pascoli comunali, vedeva da un lato i Cherchi, gli Spada, i Nieddu e, dall'altro, i Corda, gli Argiolas, i Pinna, i Marongiu, i Falchi. Di mezzo si contavano otto omicidi. Dei quali 7 a Noragugume e solo quello Pinna a Dualchi dove altrimenti il precedente assassinio risaliva agli anni '70. Degli otto omicidi, 6, incluso quello di Robertino Pinna, rimarranno irrisolti: anche a causa dell'omertà. Il 15 novembre 2005, in Cassazione, dopo 70 udienze dipanate nei tre gradi di giudizio, verranno condannati all'ergastolo Bruno Acquas, Luca Falchi e Gianfranco Pinna per il delitto Nieddu.

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