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19 novembre

Oggi, ma nel 1946, sul ghiacciaio del Gaulì, nelle Alpi svizzere del bernese, precipitava per il maltempo il Douglas C-53 Skytrooper "Dakota" numero 42-68846 dell'aeronautica militare americana decollato dalla base austriaca di Tulln e diretto all'aeroporto di Pisa. L'impatto era avvenuto a 280 chilometri orari e a 3.350 metri ed il velivolo era rimbalzato più volte prima d'essere intrappolato dal gelo. A bordo c'erano 8 passeggeri (inclusa una bambina di 11 anni) e 4 componenti dell'equipaggio che riusciranno a resistere nella carlinga fino all'arrivo dei soccorsi, 5 giorni dopo, e verranno tutti salvati da un aereo dell'esercito elvetico, con personale coadiuvato da specialisti statunitensi, con gli sci montati al posto delle ruote, che riuscirà ad atterrare proprio sulla coltre di neve e ghiaccio. Sarà la prima grande operazione di salvataggio aereo, molto seguita anche mediaticamente. I resti del C-53 verranno scoperti il 15 agosto 2018 grazie al disgelo e anche all'intervento di Adriano Boschetti (nella foto proprio sul Gaulì tra i rottami), capo del Servizio archeologico di Berna.