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20 Luglio

Oggi, ma nel 1578, a Roma, nella Chiesa di San Giovanni a Porta Latina (nella foto), tra le Terme di Caracalla e l'Appia antica, le guardie papaline di Gregorio XIII, il pontefice del calendario gregoriano, arrestavano 11 uomini, tra i quali degli spagnoli e dei portoghesi ed un frate vestito dei paramenti sacri, accusati di far parte di una congrega segreta dedita soprattutto a unioni omosessuali. Nel momento dell'irruzione nell'edificio di culto era in corso la sontuosa celebrazione di un matrimonio tra due persone dello stesso sesso. A raccontare lo straordinario accadimento di quella notte sarà l'ambasciatore veneto Alessandro Tiepolo nel suo dettagliato rapporto del 2 agosto. Il diplomatico evidenzierà come quella singolare "societas" fosse nell'Urbe «il fulcro d'attrazione per chi avesse intenzione di vivere una sessualità più libera». Successivamente quell'episodio finirà anche nelle memorie del filosofo francese Michel de Montaigne. Il 13 agosto, otto dei neoprigionieri del papa verranno giustiziati tramite impiccagione sul Ponte Sant'Angelo, rei di sodomia e di propaganda delle unioni tra "maschi" assolutamente vietate dalla Chiesa.