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20 luglio

Oggi, ma nel 1994, a Solofra di Avellino, Agostino Cardamone, classe 1965 di Montoro inferiore, batteva l'inglese Neville Brown (nella foto un momento dell'incontro) difendendo, per la terza volta consecutiva, il titolo europeo dei pesi medi di pugilato, entro 72,57 chilogrammi di peso per i professionisti. Lo aveva conquistato, sempre nella sua cittadina natale, il 23 giugno 1993, sconfiggendo Francesco Dell'Aquila. Prima del match con Brown, la cintura di campione d'Europa l'aveva già messa al sicuro altre due volte: avendo la meglio sul transalpino Frederic Seillier, a Berck sur mer in Francia l'11 dicembre 1993, e su un altro francese Gino Lelong, a Vitoria in Spagna il 14 aprile 1994. Dopo la sfida con Brown, la salverà ancora una volta, a San Remo, il 9 novembre 1994, contro il britannico Shaun Cummins (il boxeur che diverrà tristemente noto anche nelle cronache non sportive perché, dopo essere rimasto paralizzato nel 2004 per un incidente motociclistico, nel 2012 verrà ucciso, smembrato in dieci pezzi e congelato dal suo assistente Thomas Dunkley), facendo ammontare a quattro complessivamente le occasioni concesse agli sfidanti di lottare per l'europeo. Questi successi consentitanno al pugile irpino mancino di scendere sul ring per tentare anche la massima impresa possibile da "pro" (lo era dal 1989): l'assalto al titolo mondiale. Ci proverà a Worcester, negli Stati uniti d'America, il 17 marzo 1995, contro Julian Jackson, ma senza riuscire a centrare il risultato.