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20 Ottobre

Oggi, ma nel 1887, a Torre Pellice, moriva a 64 anni Stefano Malan, uno degli uomini di riferimento della storia della Chiesa valdese in Italia (che ha ancora oggi la sede principale nel piccolo Comune della cintura di Torino, in Val Pellice). Malan, originario della limitrofa Luserna San Giovanni, era stato consacrato pastore protestante il 4 dicembre 1849. Per 37 anni aveva insegnato nel Collegio valdese di Torre Pellice, dove aveva anche studiato retorica da ragazzo prima di trasferirsi a Berlino per completare la sua formazione. Era arrivato ad essere vice moderatore della Tavola valdese, il massimo organo d'interfaccia della comunità religiosa con lo Stato e con le altre confessioni, tra il 1863 e il 1874. Dal 1871 al 1874 era stato anche il direttore dell'importante settimanale «Echo des Valees», in lingua francese, organo dei valdesi a partire dal 1848 (nella foto uno dei primi numeri) quando il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia aveva concesso con editto la libertà di culto ed esteso la parità di diritti alla comunità riformata. Tra il gennaio e l'ottobre 1861, a cavallo dell'unificazione nazionale, a Pinerolo, Malan era stato anche il fautore del pionieristico progetto di predicazione valdese in lingua italiana.