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21 Maggio

Oggi, ma nel 1973, a Bergamo, veniva rapito a scopo di estorsione Mirko Panattoni, 7 anni, fuori dal ristorante gelateria Marianna di proprietà della famiglia. Verrà rilasciato il 7 giugno successivo, a Pontida, in cambio del pagamento di 300 milioni di lire di riscatto (inizialmente, ne erano stati chiesti 100) da parte del padre Enrico e della madre Oriana e l'interessamento dell'avvocato Mirko Tremaglia. I sequestratori non verranno mai identificati. Anche se il 19 aprile 2019 verrà aperto un fascicolo contro ignoti da parte della procura della repubblica di Bergamo, dopo 46 anni dal caso, su impulso della direzione distrettuale antimafia di Brescia. Dopo la liberazione, Mirko verrà ricevuto dal pontefice (nella foto, con Papa Paolo VI e i genitori) in Vaticano. Il suo caso era il secondo in Italia (nei successivi 5 anni, se ne verificheranno 60 solo in Lombardia) di rapimento di un bambino dopo quello di Ermanno Lavorini, 12 anni, preso a Viareggio il 31 gennaio 1969, poi ucciso e ritrovato cadavere a Vecchiano, il 9 marzo successivo. Anche se lo scopo originario era quello di richiedere 15 milioni di lire di riscatto però, il caso Lavorini era e resterà più articolato e con implicazioni politiche. Comunque per quell'omicidio, legato all'eversione neofascista e di ispirazione monarchica, salteranno fuori i responsabili, che verranno condannati in Cassazione: Rodolfo Della Latta, Pietrino Vangioni e Marco Baldisseri.

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